ROMA – Gerry Gerry Gerry!!! Lo aspettano, lo chiamano, e urlano il suo nome.
“Ragazzi, voglio fare una precisazione: prima che il non vedente voi avete di fronte Gerry: Sono non vedente, cieco, orbo, non vedo nulla, percepisco solo le luci, cieco assoluto dalla nascita. Voi siete abituati a fare le cose con gli occhi, io faccio le stesse cose, ma con gli altri sensi, e poi voglio spiegarvi subito una cosa. Aldilà della mia disabilità io sono un concorrente come voi, sono uno di voi, avremo momenti di gioia e momenti di difficoltà, ma io voglio mettermi in gioco esattamente come voi, io ci tengo a sentirmi come voi, e la mia disabilità non mi dà alcun vantaggio”. Questo il discorso con cui Gerry esordisce e si presenta ai suoi nuovi compagni d’avventura. Gerry ,“in un gradevole scambio di vedute”, dispensa battute esilaranti con tempi comici, già prima di varcare la soglia della Casa, rispondendo alla domanda di Annachiara sulla sua prestanza fisica: “la tartaruga ce l’ho ma s’é momentaneamente girata”: Quando i ragazzi gli offrono dell’acqua esclama: “anvedi che bicchiere!”.
Tra la commozione, lo stupore e la simpatia generale, Gerry cattura l’attenzione della Casa.