RIAD – Nel Golfo tutti parlano del concorso di bellezza Miss Arabia saudita, ribattezzato dai media occidentali 'Miss bellezza morale', perché le giovani aspiranti reginette verranno giudicate in base alla loro devozione alla famiglia e ai valori dell'Islam. "E' una bella iniziativa. Dovrebbe essere promossa anche negli Emirati! Se un concorso simile venisse organizzato qui sarei veramente felice", scrive in un post sul web dagli Emirati Faryal Naureen.

Niente sfilate in passerella con succinti bikini, come avviene nei concorsi di bellezza in Occidente, per le 200 giovani che da domani si contenderanno la corona di 'Miss Arabia Saudita' sono previste solo prove rigorosamente 'islamiche' e workshop sulla tradizione del Profeta Muhammad, come quello intitolato 'Madre, il paradiso è ai tuoi piedi', che tratta del rispetto che un figlio deve avere per i propri genitori. Così si confronteranno le giovani, tutte velate e di età compresa tra i 15 e i 25 anni, affinché la giuria possa "misurare quanto le miss siano leali alla morale islamica", come spiega Khadra al Mubarak, fondatrice dell'evento. "E' un'alternativa – prosegue – alla decadenza delle altre gare di bellezza in cui si tiene solamente conto del corpo e dell'apparenza delle ragazze".

"In un certo senso è un'iniziativa progressista nel mondo attuale in cui il corpo delle donne viene commercializzato", sostiene Agniyah Shaikh, giovane emiratina. Durante il concorso, escluso agli uomini in tutti i suoi passaggi e assolutamente off-limits per le tv del regno di re Abdullah, alle giovani sarà permesso in rare occasioni sfilare anche senza indossare l'abaya, la tradizionale lunga veste che le copre dalla testa ai piedi, e che, con il velo, lascia in vista solo gli occhi.

Il premio di 'Miss bellezza morale', giunto alla seconda edizione, oltre a garantire prestigio e lustro alla vincitrice, le garantirà anche una gratifica in denaro equivalente a mille e 900 euro, il triplo rispetto alla passata edizione.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Aki