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Influenza A/H1n1: il punto della situazione

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ROMA – Sulla scorta delle indicazioni fornite dall’Unità di Crisi, istituita il 29 aprile 2009, con Ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri del 31 luglio 2009 è stato stabilito che il 40% della popolazione italiana (circa 24 milioni di persone) fosse vaccinata contro l’influenza AH1N1.

Quando è stata adottata questa Ordinanza non sussisteva sul mercato alcun vaccino specifico già disponibile, né tantomeno autorizzato dall’ente regolatorio europeo (Agenzia europea per i farmaci – EMEA), anche se alcune aziende erano già impegnate nel suo sviluppo produttivo.
Per dare seguito alla suddetta Ordinanza, nella seconda metà di agosto è stato stipulato con l’azienda Novartis un contratto per la fornitura di dosi di vaccino per lo svolgimento della campagna vaccinale, il cui inizio era stato stabilito per il 15 novembre nell’ambito dell’Unità di crisi, al cui tavolo sono rappresentate le Regioni e le Pubbliche Amministrazioni oltre che l’Istituto Superiore di Sanità e l’Agenzia Italiana del Farmaco.

Al contempo l’Unità di crisi ha definito una strategia vaccinale, formalizzata con l’Ordinanza dell’11 settembre 2009 e esplicitata dalle successive Ordinanze del 30 settembre e 20 ottobre e con la circolare ministeriale del 14 ottobre 2009.

Il 25 settembre l’EMEA ha autorizzato l’uso del vaccino della azienda farmaceutica con la quale il governo italiano aveva stipulato il contratto d’acquisto; tale autorizzazione e stata formalizzata dalla Commissione Europea il 29 settembre.

La medesima azienda ha comunicato di poter anticipare le consegne dei primi lotti.

Conseguentemente è stato deciso di anticipare l’inizio della campagna vaccinale.

Mano a mano che le prime due quote di vaccino sono state rese disponibili dalla Azienda produttrice, queste sono state immediatamente distribuite a tutte le Regioni, isole comprese, attraverso la Croce Rossa Italiana in percentuale proporzionale alla popolazione residente.

Pertanto, alla data del 30 ottobre scorso, tutte le Regioni sono state in grado di iniziare l’offerta vaccinale.

Una terza quota di vaccino sarà distribuita nei prossimi giorni.

Complessivamente, con queste prime tre consegne, alle Regioni sono distribuite più di 2 milioni di dosi di vaccino, ripartite proporzionalmente alla popolazione residente di ciascuna.

Articlolo scritto da: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali