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Liquigas e Kreuziger, spettacolo in Romandia

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I segnali di crescita mostrati alla Vuelta al Paìs Vasco ed alle classiche del Nord non erano dovuti al caso: Roman Kreuziger ha conquistato oggi la quarta tappa del Tour de Romandie (la più impegnativa) e, con essa, la testa della classifica generale. Ora, ad una tappa dalla conclusione, dispone di 18’’ di vantaggio sul russo Karpets


L’affermazione di Kreuziger, come spiega il diesse Mario Scirea, «è arrivata grazie all’ottimo lavoro della squadra e ad una straordinaria azione personale. Sin dalla crono d’apertura avevamo la percezione di andare forte e questa mattina abbiamo deciso di tentare l’exploit. Nelle salite finali c’era il terreno adatto per provare l’attacco: con il ritmo elevato imposto da Zaugg e Szmyd abbiamo posto le premesse per la stoccata decisiva di Roman».

In realtà, Kreuziger ha fatto la differenza in due occasioni: prima in solitaria sulla salita più dura, a 15 chilometri dal traguardo; poi, ai 300 metri, per resistere al rientrante Taaramae. «Sul rettilineo finale, dopo l'attacco che si sarebbe rivelato decisivo, temevo la beffa – racconta il ceco –: ho dato tutto per evitare di essere riagguantato da Taaramae. Sono felice per questa vittoria, la prima del 2009, soprattutto perché è arrivata in una tappa dura e con avversari importanti. Devo ringraziare la squadra, che mi ha supportato al meglio in tutte le fasi della corsa. Domani ci aspetta l’ultima fatica e dovremo stare più che attenti alle imboscate: i distacchi limitati non consentono distrazioni».