Home Attualità Milano, assalto a bancarelle ed edicole in piazza Duomo

Milano, assalto a bancarelle ed edicole in piazza Duomo

0

MILANO – Sono molti i curiosi che, stamattina, prendono d'assalto bancarelle ed edicole in Piazza del Duomo per vedere, fotografare e comprare la statuetta che ieri sera ha colpito in faccia il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rompendogli il setto nasale.

"C'è tanta curiosità – spiega il gestore di un'edicola – un pellegrinaggio continuo di gente che viene a chiedere informazioni. Abbiamo venduto qualche statuetta in più, anche se non si può dire ci sia stata una vera e propria impennata, vengono soprattutto a vedere". I venditori sono concordi nell'indicare come responsabile delle ferite del premier una miniatura del Duomo di Milano grande circa 10 cm per 10 e non particolarmente pesante. Qualcuno si azzarda ad ipotizzare che si sia trattato del modello da 12 euro.

"Ci sono tanti modelli, di tanti colori e materiali, ma questo è quello che pesa di più", racconta un edicolante in piazza del Duomo. "Scagliato da vicino e con forza può far male, con tutte queste punte", ha detto un altro indicando le guglie appuntite della miniatura. Secondo un edicolante l'aggressore – Massimo Tartaglia, 42 anni – si dev'essere "preparato prima" acquistando in anticipo l'oggetto con cui ha colpito Berlusconi, "perché qui noi abbiamo chiuso alle 17.30 perché era tutto blindato, c'era pieno di polizia e i turisti non passavano più".

Quella statuetta in particolare, aggiunge l'uomo, "noi non ce l'abbiamo, comunque la vendono tutti qui intorno". Altri venditori, però, sostengono di aver tenuto aperto fino alle 20 circa, quindi fino a dopo l'incidente. Il gestore di un altro baracchino che vende souvenir proprio vicino al luogo dell'aggressione – avvenuta dietro il Duomo, davanti alla Rinascente – racconta come ha vissuto quei momenti di confusione: "io stavo lavorando quando la gente ha iniziato a scappare: mi hanno travolto, avevo tutto per terra, ho dovuto chiudere, mi ha aiutato la polizia".

Articlolo scritto da: Adnkronos