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Ok al dl anticrisi, resta la tassa sull’oro

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Ok al dl anticrisi, resta la tassa sull’oro

ROMA – La norma sulla tassa aurea contenuta nel decreto anticrisi "è chiara e non può prestarsi ad equivoco'', inoltre non può essere applicata senza il parere favorevole di Bce e Bankitalia. A sottolinearlo è stato il premier Silvio Berlusconi in una dichiarazione, diffusa a Palazzo Chigi al termine del Cdm nel corso del quale è stato approvato il decreto correttivo al dl anticrisi. Una precisazione attesa che risponde alle obiezioni del Colle chiarendo l'interpretazione della norma sulla tassazione delle riserve auree di Bankitalia contenuta nel provvedimento anticrisi che oggi ha ottenuto il via libera definitivo all Senato.

"Secondo quanto espressamente previsto dall'articolo 14 del decreto legge – precisa il Cavaliere – la norma non potrà avere applicazione senza il parere 'non ostativo', cioè favorevole, della Bce e senza il consenso espresso della Banca d'Italia". "E' evidente – continua il premier – per ciò che nella lettera e nello spirito, la norma è pienamente rispettosa dell'indipendenza istituzionale e finanziaria della Banca d'Italia e del tutto coerente con i principi del Trattato e del sistema europeo delle Banche centrali".

Il capo dello Stato Giorgio Napolitano oggi, in occasione del ventennale della scomparsa dell'economista Paolo Baffi, ha colto l'occasione per ricordare "la tradizione di indipendenza e di rigore della Banca d'Italia (che Baffi "guidò magistralmente in tempi difficili") che rimane patrimonio prezioso delle istituzioni repubblicane".

Mentre, dunque, la norma sulle riserve auree resta com'è il Cdm ha provveduto a modificare invece alcune norme del dl anticrisi oggetto di critiche nei giorni scorsi.

Non potrà beneficiare dello scudo fiscale chi ha già in corso un procedimento. Il decreto correttivo pone così dei limiti alla possibilità di utilizzare la norma per il rientro dei capitali detenuti all'estero.

Modifiche sono state apportate alle misure urgenti per l'energia per quali, adesso, il ministero dell'Ambiente sarà ''coinvolto''.

Restano invece alcune restizioni per la magistratura contabile. Permane, infatti, l'obbligo di avviare i procedimenti da parte della Corte dei Conti ''a fronte di precisa e concreta notizia di danno''. Le procure, si legge nel documento, ''possono inziare l'attività istruttoria ai fini dell'esercizio di azione di danno erariale a fronte di specifica e concreta notizia di danno, fatte salve le fattispecie direttamente sanzionate dalla legge''.

Via libera alle modifiche sul commissario per il Ponte di Messina: non sarà nominato automaticamente l'ad della società Pietro Ciucci. Nel testo licenziato dal Senato si stabilisce che l'amministratore delegato ''in carica alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto è nominato commissario straordinario''. Mentre il provvedimento approvato cancella quella parte della norma sostituendola con una formula più generica che stabilisce la nomina di un commmissario.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign