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Presentata la nuova dirigenza della Usl al San Donato

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AREZZO – Doveva essere un incontro semplice, quasi di routine; un incontro di ordinaria amministrazione per presentare al personale del San Donato, la nuova direzione aziendale adesso totalmente ricostituita. Si è trasformato in una occasione più unica che rara in cui l'umanità, la sobrietà, l'emozionato desiderio di far conoscere subito come ognuno dei componenti della cosiddetta “Direzione strategica” intende muoversi, hanno fatto scattare un "abbraccio" (non di circostanza) che pone basi assai positive per il lavoro da portare avanti.
Un applauso lunghissimo ha chiuso un pomeriggio nell'auditorium del San Donato, come segnale di reciproca fiducia e apprezzamento per i primi passi compiuti. E' stato chiaro a tutti, ma soprattutto è stato evidenziato e sottolineato, che in questa Azienda ci sono energie, risorse, potenzialità da "liberare", valorizzandole al servizio dei cittadini, che hanno solo bisogno di fiducia e di un progetto chiaro e condiviso.
Il Direttore generale Enrico Desideri, in "sella" da tre mesi, e che ha voluto al suo fianco come Direttore sanitario Branca Vujovic, Direttore amministrativo Moraldo Neri e confermare come direttore dei servizi sociosanitari Patrizia Castellucci, ha lasciato che fossero loro stessi a presentarsi e a dare questo segnale di “aria nuova” ai quasi 400 dirigenti e dipendenti che gremivano l'Auditorium.
Medici, infermieri, personale sanitario, tecnico e amministrativo hanno ascoltato con interesse come ognuno dei tre alti dirigenti ha voluto indicare il proprio stato d’animo, ma soprattutto l’approccio che intende adottare nel ricoprire il proprio ruolo.

VUJOVIC "GOVERNARE L'AZIENDA PER RISPONDERE AI BISOGNI DEI CITTADINI"
“Non basta avere un curriculum ricco e qualificato, non basta aver conosciuto, operato e guidato le direzioni sanitarie di aziende ospedaliere e territoriali – ha sottolineato la direttrice sanitaria Vujovic, che prima di Arezzo ha ricoperto analoghi incarichi a Udine, Prato, Lucca – non ci sono modelli validi sempre e ovunque: è necessario avere un coinvolgimento professionale e umano leale con la struttura e soprattutto con i cittadini. Ogni nostra azione – ha dichiarato – deve avere come unico obiettivo costante, il soddisfacimento dei “bisogni di salute” della popolazione. Sarà faticoso, sarà impegnativo, ma è il nostro compito, la nostra missione, e ascoltando, discutendo, realizzando progetti chiari e appropriati, valorizzando tutte le risorse e le grandi potenzialità che anche qui esistono ed abbiamo già percepito, alla fine ognuno potrà essere orgoglioso di aver contribuito.” Il nuovo direttore sanitario, che non ha nascosto la propria emozione, ha insistito sull’importanza di saper interpretare i cambiamenti profondi anche della nostra sanità, dapprima caratterizzata da una forte divisione fra ospedale e territorio ed oggi in via di riscrittura sulla base delle esperienze che vedono l’attivazione di una rete omnicomprensiva e una presa in carico dei pazienti secondo l’intensità di cura. Su un concetto in particolare è stata ferma, chiara e, giudicando dalle calorose reazioni, anche molto apprezzata: “ascoltare tutti, discutere, confrontarsi, ma avere una azienda ordinata, chiara, trasparente e decisa a governare ogni azione, tenendo sempre chiaro che l’obiettivo è e rimane la salute dei cittadini”.

NERI: "FONDAMENTALE E DA VALORIZZARE IL RUOLO DEL PERSONALE TECNICO E AMMINISTRATIVO"
Per Moraldo Neri, bucinese, l’emozione è stata ancor più intensa. “Sono orgoglioso di essere stato chiamato a ricoprire l'incarico di direttore amministrativo nell'Azienda sanitaria nel territorio nel quale vivo fin dalla nascita e nella quale, poco più di quindici anni fa, ho iniziato la mia prima esperienza lavorativa pubblica, come assistente amministrativo. Sono al mio primo incarico, in questo ruolo – ha detto Neri – e proprio per questo avrò ancora più bisogno della collaborazione di tutti per capire prima possibile le necessità dell'Azienda e quindi il taglio da dare al mio operato. Andare d'accordo con me è facile – ha sottolineato – soprattutto se si condividono valori come quello del rispetto del lavoro in tutte le sue forme e manifestazioni, anche le più nascoste ed "oscure", come il lavoro svolto dal personale dei ruoli professionale, tecnico ed amministrativo, del quale sostengo la pari dignità con quello svolto dai sanitari.” Il personale tecnico e amministrativo più volte in passato aveva lamentato proprio di avvertire nei propri confronti una scarsa considerazione, e le parole di Neri sono state una “dichiarazione d’affetto” per quel tipo di ruolo e competenze. “Questo, però – ha ammonito il nuovo direttore amministrativo – nella consapevolezza che questo lavoro ha, e deve avere, una funzione di supporto al lavoro svolto dai sanitari, che hanno il compito, gravoso, di garantire, in prima linea, l'assistenza sanitaria ai cittadini. Il mio impegno sarà rivolto a cercare di rendere questa funzione di supporto sempre più efficiente ed efficace, riducendo al massimo gli appesantimenti burocratici, con l'unico limite rappresentato dalla necessità di garantire il rispetto delle norme e, quindi, la legalità dell'azione dell'Azienda.”

CASTELLUCCI: "CREARE UNA RETE PER OTTIMIZZARE LE RISORSE PER IL SOCIALE"
Relativamente più facile presentarsi al pubblico per Patrizia Castellucci, che è l’unica del vertice aziendale ad aver visto confermato il suo ruolo. “Sono contenta di continuare nel rapporto con colleghi e collaboratori – ha detto il direttore dei servizi sociali della Usl – che in questi tre anni hanno partecipato, assieme alla Direzione, allo sviluppo dei temi dell'integrazione. In questo momento siamo impegnati a consolidare gli strumenti per la messa in rete di tutte le risorse possibili sia sul sociale che sul sanitario e a migliorare i livelli di partecipazione di tutti coloro che a vario titolo possono portare un contributo per lo sviluppo di servizi sempre più rispondenti ai bisogni dei cittadini. Sono certa che sia su principi come la lealtà, l’onesta e la trasparenza del nostro agire, che si trovi la “chiave” per risolvere anche le questioni più complesse. La soddisfazione per la possibilità che mi è stata offerta di continuare in questo lavoro di stretta integrazione e collaborazione con tutti gli attori del processo va di pari passo con la responsabilità e l’impegno necessari in un momento in cui ci aspettano ancora importanti approfondimenti sui temi dell'integrazione sociosanitaria. Continueremo – ha concluso Castellucci – nel positivo rapporto con le Istituzioni che sono interlocutore fondamentale dell'agire professionale con l’obiettivo di portare a compimento processi importanti come la gestione del fondo per la non autosufficienza e la riorganizzazione dei servizi per la presa in carico delle persone disabili”