Si intitola “Al cinema con Proust” (Marsilio Editore) il libro di Anna Masecchia, docente della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo, che sarà presentato venerdì 13 marzo, alle ore 16, al campus universitario del Pionta. Si tratta del primo saggio pubblicato in Italia “sulla capacità del cinema – si legge nella quarta di copertina – di confrontarsi con la Recherche e di assorbirne la lezione narrativa ed estetica”.

Il capolavoro di Marcel Proust “Alla ricerca del tempo perduto”, fin dalla metà degli anni sessanta, ha rappresentato una sfida per registi come Luchino Visconti e Joseph Losey, che non riuscirono a realizzarne una versione cinematografica, e per autori quali Ennio Flaiano, Harold Pinter che scrissero sceneggiature mai trasformate in film. “Bisogna però attendere la fine del secolo scorso – si legge ancora nella quarta di copertina – perché i film di Raoul Ruiz (Le temps retrouvé, 1999) e Chantal Akerman (La captive, 2000) trasferiscano al cinema gli elementi più profondi dell’opera proustiana senza perderne né sottigliezza né impatto poetico”. Con il classico della letteratura del Novecento si sono misurati anche il registi Fabio Carpi e artisti dell’avanguardia contemporanea come Jon Jost e Percy Adlon.

L’iniziativa è promossa dalla facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo e dalla sezione della scuola di dottorato in Comparatistica: Letteratura, teatro, cinema. Interverranno Cristina Jandelli e Marco Lombardi dell’Università di Firenze, Laura Caretti e Andrea Martini della facoltà aretina, oltre al preside Camillo Brezzi.

Anna Masecchia è docente di Storia del cinema italiano e dal 2004 collabora con “Synapsis” – Europea School for Comparative Studies.