Home Attualità Rapporto Aci-Istat: incidenti stradali nella Provincia di Arezzo

Rapporto Aci-Istat: incidenti stradali nella Provincia di Arezzo

0
Rapporto Aci-Istat: incidenti stradali nella Provincia di Arezzo

Siena, Grosseto, Pisa e AREZZO sono le Province toscane più pericolose.
Aumentano gli incidenti (+4,9%) e i feriti (+6,8%).
Non diminuiscono i morti sulla strada.
Nel Comune di Arezzo aumentano i morti: +33%.
Secondo il rapporto la distrazione alla guida si paga con la vita
Questa mattina presso la sede dell’ ACI di Arezzo è stata presentato l’ultimo rapporto ACI – ISTAT
Il rapporto è stato illustrato dal Presidente dell’ACI Bernardo Mennini, dai Consiglieri Aci, Teodoro Manfreda , Lido Romiti, Gianni Pagliazzi, Graziano Cipriani, Antonio Castellucci e dal Direttore Stefano Vellone
L’ultima statistica ufficiale ACI-ISTAT ci consegna una provincia di Arezzo in controtendenza rispetto ai dati nazionali. Aumentano gli incidenti (+4,9%) e i feriti (+6,8%). Non diminuiscono i morti sulla strada.
Nel Comune di Arezzo aumentano i morti: +33%.
Dall’analisi del rapporto emerge in modo chiaro che, mentre in ITALIA calano in modo concreto le vittime sulle strade: -9,5% dei decessi (5.131), -2% dei feriti (325.850) e -3% degli incidenti (230.871), la PROVINCIA DI AREZZO si classifica tra le più pericolose
Così la fotografia della provincia di Arezzo nell’ultimo Rapporto ACI-ISTAT sullo stato della sicurezza stradale, compilato con i dati definitivi 2007 e pubblicato a dicembre 2008.
In Toscana diminuiscono gli incidenti (-3%), i feriti (-4,3%) e le vittime (-8,8%).
Ma Siena, Grosseto, Pisa e AREZZO sono le province più pericolose.
I centri urbani si confermano i luoghi dove si riscontrano la maggior parte degli incidenti. Sulle strade urbane si sono verificati 777 incidenti (63,3% del totale) che hanno causato 987 feriti (pari al 57,9% sul totale) e 13 morti (pari al 43,3%).
L’indice di mortalità mostra che gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extra urbane (escluse le autostrade), dove si registrano 3,4 decessi ogni 100 incidenti. Gli incidenti sulle strade urbane sono meno gravi, con 1,7 morti ogni 100 incidenti
Sul nostro tratto autostradale (Km. 55) aumentano gli incidenti (31,5%) e i feriti (32%) ma calano le vittime (-37,5%)
Ma quali sono i mesi più a rischio?
Mennini parla di “Ottobre Nero”.
Il maggior numero di incidenti si è verificato a giugno, dice il Presidente Aci, (n.131 in valore assoluto) ma non è il mese più rischioso, nonostante le 4 vittime, perché questo triste primato spetta ad OTTOBRE con n. 6 morti che rapportato al numero degli incidenti ha un indice di mortalità elevatissimo, il 6,6% ogni 100 incidenti.
Mentre per quanto riguarda i giorni della settimana più a rischio indicano di evitare il mercoledì.
Il Direttore Vellone puntualizza che analizzando la distribuzione degli incidenti durante l’arco della giornata, si riscontra un primo picco tra le ore 8 e le 9 del mattino, probabilmente legato all’elevata circolazione dovuta agli spostamenti casa-ufficio e casa-scuola.
La fascia oraria 13-17 è la più critica e concentra il 58% dei sinistri e il 43% dei decessi.
Nel week-end (ossia, tra sabato e domenica) si registra il 24,2% di incidenti ed il 33% di decessi.
La notte vi sono meno incidenti, ma più pericolosi.
L’indice di mortalità degli incidenti avvenuti il venerdì e sabato notte è altissimo: pari a 7,3 decessi ogni 100 incidenti contro il 0,9 delle altre notti ed il 2,4 della media complessiva provinciale.
Perché avvengono gli incidenti ? Secondo il rapporto la distrazione si paga.
Il Presidente ACI tiene a sottolineare come la guida distratta, il mancato rispetto dei segnali/regole di precedenza, la velocità troppo elevata, mancato rispetto della distanza di sicurezza, contromano, il sorpasso e manovre irregolari in genere sono le cause di incidente più frequenti e costituiscono da sole il 90% dei casi. Tali cause costituiscono, altresì, il 73,3% del numero totale degli incidenti mortali.
Sulle più importanti direttrici di traffico nella Provincia di Arezzo abbiamo un miglioramento complessivo, sottolinea il Vice Presidente Teodoro Manfreda soprattutto rispetto al numero delle vittime (-21,4%).
Viceversa, percorrere la SR 71 Umbro Casentinese Romagnola presenta il maggior rischio di essere coinvolti in un incidente, dove si registra la più alta media di incidenti per chilometro, pari a 1,3. Elevato è anche l’indice di mortalità: 5,8 decessi ogni 100 incidenti.

SCARICA IL RAPPORTO COMPLETO ACI-ISTAT