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Schwarzenegger: nuova legge sulla privacy

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LOS ANGELES – Arnold Schwarzenegger mette a tappeto i paparazzi. L'ex 'Terminator' del cinema, oggi governatore repubblicano della California, ha firmato una legge contro l'invadenza della privacy delle star hollywoodiane da parte dei fotografi di gossip. Un provvedimento che prevede multe assai salate per i paparazzi: fino a 50 mila dollari o addirittura il carcere nel caso in cui la star decidesse di intervenire con azioni legali. Vietato dunque fotografare o registrare senza autorizzazione. E vietato anche pubblicare il materiale che ha violato il diritto alla riservatezza: i media possono rispondere in concorso di reato con i fotografi. Schwarzenegger ha annunciato che le norme entreranno in vigore a gennaio 2010.

Ma dietro alla legge si cela, secondo quanto riporta il sito conservatore drudgereport.com, la furia di 'Schwarzy' dopo la pubblicazione di una sua foto in cui è ritratto in forma poco smagliante (d'altronde ha 67 anni!). Lui da sempre apparso palestrato e con muscoli definiti, sembrerebbe che se la sia presa un bel po'. E che la legge contro i paparazzi, secondo drudgereport.com (sito che ha pubblicato lo scatto 'impietoso') sia la risposta alla sua ira.

Dando un'occhiata ai sondaggi, le cose non vanno meglio per Schwarzennegger. Il governatore della Californiaha ha raggiunto un nuovo record negativo nei sondaggi con un tasso di approvazione sceso al 27%. Lo riferisce un rilevamento telefonico Field Poll diffuso nei giorni scorsi, secondo il quale il 65% dei californiani disapprova l'operato di "Terminator".

Negli ultimi 50 anni, solo un altro governatore della California aveva ottenuto un'approvazione più bassa. Si tratta del democratico Gary Davis che nel 2003 piaceva solo al 23% dell'elettorato e che fu sconfitto proprio da Schwarzennegger sull'onda dei problemi economici dello Stato americano.

L'ex attore fu poi rieletto nel 2007 con oltre il 50% dei voti e a dicembre di quell'anno aveva raggiunto un tasso di approvazione del 60%. Ma i recenti tagli nelle spese hanno profondamente eroso il suo consenso. Gli elettori apprezzano ancora meno l'operato del Congresso della California, con il quale il governatore è spesso ai ferri corti. Secondo il sondaggio soltanto il 13% approva la performance di deputati e senatori, mentre il 78% la disapprova.