AREZZO – Si chiamano Lisa Botarelli e Martina Palazzi, le giovanissime “neo-ragioniere” che si sono aggiudicate il primo premio dell’edizione 2008/2009 di “Scuola d’Impresa”, il progetto ideato da Confcommercio e dall’istituto tecnico commerciale “Buonarroti” di Arezzo con il sostegno della Camera di Commercio per promuovere l’autoimprenditorialità tra le nuove generazioni.
Diplomate nel luglio scorso, ora potranno proseguire gli studi all’Università grazie ad una borsa di studio di 1.500 euro che è stata consegnata a ciascuna di loro oggi (venerdì 2 ottobre) durante la cerimonia di premiazione presso la Camera di Commercio di Arezzo, alla presenza del direttore dell’ente camerale Giuseppe Salvini, di alcuni docenti del “Buonarroti”, del direttore di Confcommercio Franco Marinoni e del presidente del consorzio fidi dell’associazione di categoria, Alberto Bidini, ideatore del progetto.
L’impresa virtuale creata da Lisa e Martina, che ha sbaragliato le concorrenti, si chiama “Clothes for people” ed è una srl che si occupa di vendita al dettaglio di articoli di abbigliamento. L’idea è stata sviluppata insieme all’imprenditore Giorgio Landini e alle docenti Paola Severi e Graziana Ugolini.
Ad applaudire le due “manager in erba” c’erano gli studenti del “Buonarroti” e i nove imprenditori del terziario che ogni anno per “Scuola d’Impresa” si prestano a diventare tutor. È con il loro aiuto, e con la consulenza degli insegnanti, che gli studenti imparano ad elaborare un progetto di impresa virtuale che cresce insieme al loro percorso scolastico: in quarta si esercitano a trasformare l’idea in un business plan completo che li accompagna all’apertura della ‘propria’ azienda; in quinta invece si occupano di gestirla, con tanto di simulazioni su rapporto con clienti e fornitori, direzione del personale e ricerca dei finanziamenti.
“A partire da questo anno scolastico – ha spiegato Alberto Bidini, annunciando le novità dell’edizione 2009/2010, l’ottava, del progetto – “Scuola d’Impresa” coinvolgerà tutti gli istituti tecnici commerciali della provincia di Arezzo, che si uniscono al “Buonarroti nel proporre ai loro studenti questa opportunità formativa. Che non è pensata solo per i futuri imprenditori, ma anche per chi nelle imprese sarà dipendente o dirigente”.
Resterà invariato il sistema meritocratico di valutazione degli elaborati prodotti dagli studenti nel corso delle lezioni, teso a premiare i più meritevoli con borse di studio, stage aziendali e viaggi. Un sistema che, negli auspici degli ideatori di “Scuola d’Impresa”, dovrebbe educare i ragazzi all’impegno e al sacrificio come uniche premesse per il successo imprenditoriale.