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Terremoto, Tremonti difende il 5xmille

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ROMA – ''Non c'e' nessuna ragione per lamentarsi e preoccuparsi'' per la possibilita' di destinare il 5 per mille al terremoto in Abruzzo. ''Sara' una causale in piu' e ci saranno soldi in piu'''. Lo afferma il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in una intervista al Tg 1. Secondo il ministro, quindi, ''ci sara la possibilita' di fare una scelta di liberta' in piu' senza togliere niente al volontariato''.

La logica del 5 per mille, sottolinea Tremonti, ''e' di dare la possibilita' agli italiani di destinare un pezzo delle loro tasse a causali che considerano buone. Per me, per la maggioranza degli italiani la causale Abruzzo, L'Aquila e' una causale buona''. Il ministro infine critica le discussioni nate sulla possibilita' di destinare parte dell'Irpef al sisma: ''Se ci fosse stata meno polemica in una discussione come questa sarebbe tutto risolto''.

Intanto, per reperire i fondi necessari alla ricostruzione delle zone terremotate dell'Abruzzo il governo starebbe studiando l'introduzione di un contributo di solidarieta' sui redditi oltre i 120.000 euro. A quanto apprende l'ADNKRONOS i tecnici hanno predisposto diverse ipotesi che prevedono aliquote aggiuntive tra il 2% e il 4% che si applicherebbero solo agli importi eccedenti il tetto prefissato. La misura entrerebbe nel decreto legge per l'Abruzzo che il governo sta predisponendo.

Sull'ipotesi di destinare i proventi del 5 per mille ai terremotati, il ministro del Lavoro, Salute e Politiche sociali, Maurizio Sacconi, a margine del convegno 'Lavoro e famiglia', ha dichiarato che la maggioranza "ragionerà". ''Non dimentichiamoci – ha sottolineato Sacconi – che il fondatore del 5 per mille e anche dell'8 per mille e' proprio il ministro Tremonti. E' stato proprio lui – ha concluso – che ha voluto una fiscalita' che in parte fosse messa proprio in mano ai cittadini''.

Ma Maurizio Lupi, Ugo Sposetti, Vannino Chiti e Maurizio Gasparri, i primi quattro firmatari della proposta di legge sul 5 per mille alla Camera e al Senato, dico no alla proposta: "Senza alcuna remora occorre oggi individuare strumenti che favoriscano il sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Tuttavia, la proposta del ministro Tremonti di integrare il 5×1000 con una specifica destinazione all'Abruzzo e' particolarmente insidiosa".

"Il 5×1000 risulta essere oggi un efficace strumento di sostegno libero (secondo la libera scelta del cittadino) alle numerosissime associazioni, fondazioni e realta' di volontariato che operano sul nostro territorio -spiegano i parlamentari-. Le stesse che per prime sono intervenute assieme alla Protezione civile e che si stanno adoperando sul territorio abruzzese. Parte rilevante di questa attivita' e' favorita proprio dal 5×1000. L'impianto tecnico funziona e l'Intergruppo e' da anni impegnato per la stabilizzazione, oggi incardinata al Senato come frutto di una proposta bipartisan".

Secondo i firmatari della legge, "inserire in questo 5×1000 l'opzione per l'Abruzzo mette inevitabilmente in alternativa il sostegno alle realta' non profit e risulta quindi piu' dannoso che utile, anche in considerazione del tetto massimo di spesa che lo Stato ha preventivato (400 milioni in tutto). Salvaguardando invece cio' che il 5×1000 rappresenta, ovvero la liberta' di scelta da parte del cittadino, il ministro Tremonti ha di fronte a se almeno due possibili alternative: l'istituzione di un nuovo 5×1000 (che per esigenze di bilancio puo' essere anche un 3 o un 2 per 1000) o meglio la piu' accentuata deducibilita' fiscale per coloro che vorranno sostenere direttamente le popolazioni dell'Abruzzo. Sarebbe un errore quindi costringere all'alternativa tra il sostegno al non profit e volontariato da una parte e aiuto alle popolazioni terremotate dall'altro''.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign