Home Attualità Terry Gilliam ci riprova con ‘Don Chisciotte’

Terry Gilliam ci riprova con ‘Don Chisciotte’

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ROMA – Il sogno e il mistero sono la sua specialita' e, anche stavolta, Terry Gilliam gioca bene le sue carte. A pochi mesi dall'inizio delle riprese del grande capolavoro mancato della sua vita, 'The man who killed Don Quixote', il poliedrico regista ha finalmente trovato il suo protagonista e, come in un gioco di scacchi, non ne rivela il nome ma solo alcuni particolari. Intervistato dall'ADNKRONOS in occasione dell'Immaginario Festival di Perugia, del quale e' ospite e che gli ha dedicato l'anteprima, l'ex Monthy Pyton ha svelato alcuni importanti indizi sull'attesissimo interprete principale. ''Posso dire che e' americano – ha detto Gilliam – e ama il tango''.

Pochi elementi, ma che permettono di sgombrare il campo dalle ipotesi piu' accreditate: l'attore francese Gerard Depardieu e Michael Palin, ex compagno di Gilliam nei film di Monthy Pyton. La serie di eventi nefasti che tormento' la produzione del film, dai tifoni a
iproblemi tecnici fino ad un'ernia del protagonista Jean Rochefort che impedi' all'attore di cavalcare, non ha dunque scoraggiato il regista statunitense, che peraltro non crede nella sfortuna. ''Non sono superstizioso come gli italiani e penso che le cose semplicemente accadono, alcune sono positive e altre negative – dice Gilliam – non e' una questione di 'jella'''.

Circa il successo che il suo ultimo film, 'L'immaginario del dottor Parnassus', sta avendo in Italia, il regista ammette che non se lo aspettava. ''E' stato enorme – dice – ma io credo che il motivo sia che nel film ci sono molti miti e molte idee e gli italiani non hanno paura delle idee''. Questo e' il motivo per cui lui ama cosi' tanto l'Italia, Paese nel quale sta per diventare cittadino onorario. La citta' di Capri infatti gli conferira' l'onorificenza nell'ambito del Capri, Hollywood Festival a dicembre. ''Davvero? Non lo sapevo ma ne sono molto felice. Sono stato qui per due settimane in una casa in Umbria, tempo fa – racconta – e ho notato che c'e' qualcosa di speciale nell'aria. Ho fatto dei sogni cosi' elaborati e cosi' fantastici, che erano molto piu' interessanti della realta'. Diventava molto pericoloso. Infatti pensavo: perche' mai dovrei svegliarmi?''.

L'immaginazione e' la molla che spingera' anche il motore del nuovo 'Don Quixote'. ''Io amo la mia immaginazione – dice Gilliam – diciamo che ne sono vittima. Quando lei prende il sopravvento devo ascoltare cosa mi vuole dire. Ed e' proprio cio' che faccio. Quando ero piccolo, pensavo che il mio modo di vedere il mondo fosse normale, e' stato solo quando sono cresciuto che ho realizzato che era cosi' diverso da quello degli altri''.

L'anarchia di Gilliam e le regole di Hollywood. Convivenza difficile, forse. ''Mantenere la propria indipendenza nel fare un film e' la prima cosa per un filmaker – ha rivelato il regista – ma stranamente, nella mia esperienza a Hollywood, i tre film che ho fatto sono stati i miei film piu' facili. Forse non dovrei essere cosi' tanto indipendente e dovrei lasciarli fare agli studios''.

Articlolo scritto da: Adnkronos