Home Attualità UE: 494 milioni di euro all’Abruzzo

UE: 494 milioni di euro all’Abruzzo

0

La Commissione propone di stanziare 494 milioni di euro a favore dell’Italia per far fronte alle conseguenze del sisma che ha colpito la regione Abruzzo. Il Commissario europeo alla politica regionale,Paweł Samecki, ha oggi confermato la proposta della Commissione di stanziare l'aiuto, in seguito al terremoto che ha devastato l’Abruzzo lo scorso aprile. Il Commissario Samecki, responsabile del Fondo di solidarietà dell'Unione europea, ha dichiarato:

“Si tratta della catastrofe di maggiori dimensioni per la quale il Fondo di solidarietà dell’Unione Europea è chiamato a intervenire da quando venne istituito, nel 2002. La vastità del territorio colpito dal sisma, le cui conseguenze continuano a interessare la popolazione giustifica un aiuto di tale ampiezza da parte nostra. Con le autorità italiane abbiamo cercato inoltre di verificare tutte le possibilità offerte dalla Politica di Coesione per intervenire rapidamente e preparare il futuro.”

Danni ingenti
Il 6 aprile 2009, il terremoto ha causato danni molto ingenti, la morte di 300 persone e 1500 feriti. Esso ha coinvolto l’intera provincia dell’Aquila, la maggior parte dell ' Abruzzo e i territori delle province limitrofe. Il centro storico dell’Aquila è tuttora inaccessibile. Migliaia di persone hanno perduto la casa, decine di migliaia risiedono ancora nei campi e altre sono ospitate temporaneamente sulla costa adriatica. 20 000 persone si sono rifugiate all’esterno della regione. La catastrofe ha anche colpito drammaticamente l’economia dell’intera zona e ha condotto all’arresto della maggior parte delle attività economiche.

L’attivazione del Fondo di solidarietà dell’Unione europea
L’8 giugno 2009, le autorità italiane hanno presentato una richiesta d’intervento del Fondo di solidarietà dell’UE. In linea di principio, il Fondo di solidarietà può intervenire solo a partire da una determinata soglia che, per l’Italia, è di 3,4 miliardi di euro di danni. I danni diretti causati dal sisma sono stati valutati a 10,2 milliardi di euro.

Per effettuare il pagamento, la Commissione dovrà poi chiedere all’autorità di bilancio ( il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE) di adottare un bilancio rettificativo a integrazione del bilancio comunitario.

L’aiuto dell'UE servirà a finanziare i provvedimenti più urgenti: sistemazione provvisoria dei sinistrati, riparazione delle infrastrutture essenziali (centrali elettriche, reti idriche, strade) e lo sgombero dei terreni e dei villaggi devastati. Dall’intervento sono esclusi i danni privati.

Altre risorse disponibili
Il programma regionale dell'Abruzzo, cofinanziato dai fondi strutturali nel periodo 2007-2013 e dotato di un bilancio di 140 milioni del Fondo europeo di sviluppo regionale (FEDER) è stato modificato per indirizzare parte dell’aiuto verso la ricostruzione. 83 milioni di euro circa saranno perciò dedicati specificamente a provvedimenti a lungo termine, dato che la ricostruzione durerà probabilmente almeno 10 anni:

– Ripresa delle attività economiche: aiuto alle piccole e medie imprese (PMI) in tutti i settori: ricostruzione edilizia e delle attrezzature, rimborso parziale delle scorte distrutte.

– Riattivazione degli edifici pubblici della città dell’Aquila: infrastrutture, ricostruzione del patrimonio culturale.

– Coesione sociale e azioni a favore della gioventù: nel quadro di azioni a favore dello sviluppo urbano, le associazioni sportive e culturali saranno aiutate in modo da riuscire ad animare e a trattenere i 27 000 studenti che per la regione rappresentano un importante fattore economico.

– Promozione del turismo nelle zone di montagna per ridare dinamismo all’economia locale.

Inoltre, a titolo eccezionale, la data limite per presentare alla Commissione le richieste di sovvenzione per il precedente programma dell'Abruzzo (2000-2006) è stata prorogata dal 30 giugno 2009 al 30 giugno 2010. Ciò darà un margine di flessibilità alla regione per utilizzare “fino all’ultimo euro” l’investimento del FEDER, pari a 193 milioni di euro.