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Un gemellaggio culturale tra Sarna e Bibbiena

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SARNA – Un gemellaggio culturale tra Sarna e Bibbiena andato al di là del più bieco campanilismo. È stata questa l’arma vincente del binomio Teatro e Folklore, rievocazione medioevale andata in scena sabato 29 agosto nella splendida cornice del Castello degli Artisti di Sarna.

Una formula tradizionale, quella cioè di far vivere alla gente, in presa diretta, il contatto, quasi simbiotico con le proprie origini e tradizioni che ha chiuso la mostra di pittura all’interno del borgo medioevale.

Un successo concreto che si è misurato con il numeroso pubblico presente alla rappresentazione che ha potuto godere per la lunga serata delle 140 opere in mostra nei tre saloni del Castello.

Teatro, folklore e pittura dunque uniti in una miscela esplosiva che ha esaltato la valle chiusa, il Casentino, stretto per dare una risposta culturale forte al territorio e per valorizzarlo con maggiore convinzione anche oltre i propri confini.

Lo spettacolo messo in scena dalla compagnia Gli Inesplicabili, dal Gruppo storico del Carnevale di Bibbiena, dal Coro di santa Cecilia e dai Tamburini del Tarlati, è stato organizzato dall’Associazione Culturale Castello di Sarna e ha avuto un impatto davvero forte nel pubblico presente.

La rappresentazione ha infatti continuato il percorso di identità e unità della valle chiusa portato avanti dall’Associazione culturale casentinese e valorizzato dalla proposta Bonconte per il Casentino.

Un fervore culturale che si propone di riscoprire il profondo senso artistico del territorio, come conferma uno dei soci fondatori Riccardo Rosai: “Nuovi percorsi teatrali, la costruzione della statua nella rotonda “il porto” di Ponte a Poppi e il consolidamento dell’attività pittorica sono gli obbiettivi che ci prefiggiamo per la chiusura dell’anno e per l’inizio del 2010. Vogliamo continuare su questa strada perché abbiamo toccato con mano la vicinanza della gente e l’attenzione del pubblico per l’arte a 360 gradi, che si tratti di teatro, di pittura o di cultura in genere. Per questo raddoppieremo gli sforzi e ci faremo interpreti dell’esigenza di riscoprire spazi culturali importanti per tutta la vallata. L'auspicio – continua Rosai – è che le istituzioni casentinesi, legittimate a selezionare e sviluppare eventi culturali che valorizzino il nostro territorio, si facciano avanti perché l'associazione è pronta per dare il suo contributo e la sua collaborazione”.