Home Attualità Venezia, poker tricolore in concorso. E ritornano gli Usa

Venezia, poker tricolore in concorso. E ritornano gli Usa

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ROMA – Confermando le indiscrezioni della giuria, saranno quattro i film italiani in concorso alla 66esima Mostra del Cinema di Venezia: oltre a 'Baaria' di Giuseppe Tornatore (nella foto, una scena) che sara' anche il film d'apertura della kermesse il 2 settembre, sfileranno nel concorso principale del Lido 'Il grande sogno' di Michele Placido, 'Lo spazio bianco' di Francesca Comencini e 'La doppia ora', opera prima di Giuseppe Capotondi. Non solo Italia, però. Dopo le polemiche per l''assenza' di americani dal Lido l'anno scorso, quest'anno ce ne saranno infatti sei in Concorso alla Mostra: Moore, Solondz, Herzog, Romero, Tom Ford e Hillcoat.

A contendersi il Leone d'Oro della 66esima Mostra saranno dunque Michael Moore con il documentario sulla crisi finanziaria 'Capitalism: A Love Story', il tedesco di origini turche Fatih Akin con 'Soul Kitchen', Werner Herzog con 'Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans' (remake de 'Il cattivo tenente' di Abel Ferrara) con Nicolas Cage ed Eva Mendes; e ancora Claire Denis con 'White Material', starring Isabelle Huppert e Christopher Lambert; l'opera prima dello stilista Tom Ford, 'Single Man'; lo zombie-horror di George Romero 'Survival of the Dead'.

Inoltra il francese Patrice Che'reau con 'Perse'cution'; John Hillcoat con l'adattamento del romanzo 'The Road' di Cormac McCarthy (protagonisti Viggo Mortensen e Charlize Theron); l'americano aficionado al Lido Todd Solondz con 'Life During Wartime'; Jacques Rivette con '36 Vues du Pic Saint-Loup', protagonisti Sergio Castellitto e Jane Birkin; il giapponese Shinya Tsukamoto con l'horror 'Tetsuo – The Bullett Man'; l'iraniana in esilio Shirin Neshat, che firma la trasposizione del romanzo dissidente 'Women Without Men' di Shahrnush Parsipur; l'israeliano Samuel Maoz con 'Lebanon', il belga Jaco Van Dormael con 'Mister Nobody'; 'Lourdes' della viennese Jessica Hausner; Cheang Pow Soi con 'Accident'; l'indonesiano Jayasundara con 'Between two worlds', il cinese Yonfan con 'Prince of Tears' e l'egiziano Ahmed Maher con 'The Traveler'. A questi andrà aggiunto un film a sorpresa.

Inoltre al Lido fuori competizione, accanto alle star americane – un imbolsito Matt Damon accompagnera' Steven Soderbergh per il suo thriller 'The Informant', mentre George Clooney, Kevin Spacey, Ewan McGregor e Jeff Bridges sono i quattro assi nella manica di Grant Heslow nella commedia demenziale 'The Men who Stare at Goats' – non mancheranno gli autori: se il Leone d'Oro alla carriera John Lasseter porta in versione '3D Toy Story' e 'Toy Story 2', Abel Ferrara risponde la docu-fiction 'Napoli Napoli Napoli', Oliver Stone con il doc 'South of the Border' e l'egiziano Yousry Nasrallah con 'Scheherazade, Tell Me a Story'. Spazio privilegiato avranno anche i vecchi Leoni italiani: Francesco Maselli con 'Anni luce', interpretato da Roberto Herlitzka ed Ennio Fantastichini, e Giuliano Montaldo con il doc 'L'oro di Cuba'. Sempre il tricolore sventolera' John Turturro con Roman Paska dietro la macchina da presa per il documentario 'Prove per una tragedia siciliana'.

Saranno poi italiani anche gli 'Orizzonti'. Il tricolore sventola infatti sulla sezione dedicata "alle nuove correnti del cinema mondiale", che vedra' Luca Guadagnino fare professione per immagini in 'Io sono l'amore' con Tilda Swinton, Edoardo Gabbriellini e Alba Rohrwacher; Pappi Corsicato raccontera' la storia del piu' grande pubblicitario italiano, nel documentario 'Armando Testa – Povero ma moderno'; doc anche per Marco Simon Puccioni che portera' 'Il colore delle parole' sui migranti dall'Africa all'Italia; Serena Nono ci condurra' sulla 'Via della Croce' (libera rivisitazione della Passione di Cristo) mentre Elisabetta Sgarbi nel 'Deserto Rosa' ripercorre vita e opera del fotografo Luigi Ghirri. Pura finzione e' invece il film di Vincenzo Terracciano, 'Tris di donne & abiti nuziali', che imbastisce un matrimonio invitando Sergio Castellitto, Martina Gedeck e Flavio Parenti.

La compagine italiana dovra' vedersela con mostri sacri del calibro di Frederick Wiseman, tra i piu' grandi documentaristi viventi, che nella sezione 'Orizzonti' si presenta con 'La danse – Le ballet de l'Opera De Paris'; Aleksander Sokurov e il suo doc 'Cytaem Blokadnuju Knigu' ('Reading Of Blockade'); lo spagnolo Pere Portabella in cartellone con il corto 'Mudanza' e Werner Herzog: oltre che per il Concorso ufficiale, infatti, il regista tedesco competera' in 'Orizzonti' con lo short 'La Bohe'me'

E ancora, non bastassero i quattro italiani in Concorso, i 6 nella sezione Orizzonti e i tre fuori gara, la 66esima Mostra ne chiama a raccolta altri 10 (per un totale di 23, senza contare la Settimana internazionale della Critica e i 'Venice Days'), in una sezione ad hoc 'Controcampo', destinata "alle nuove linee di tendenza del cinema italiano".

Si parte da Tinto Brass con 'Hotel Courbet', protagonista la nuova 'musa' Caterina Varzi, passando a Toni D'Angelo con il doc 'Poeti' e poi Francesco Del Grosso e Daniele Anzellotti con il doc 'Negli occhi'; Marco Filiberti con il melo' all-star (Alessandro Gassman, Maria de Medeiros, Cristo Jivkov, Piera Degli Esposti) 'Il compleanno'; Carlo Lizzani, inventore del passato 'Controcampo', con il doc 'Giuseppe De Santis'; Valerio Mieli e i suoi 'Dieci inverni' con Isabelal Ragonese e Michele Riondino; Susanna Nicchiarelli con 'Cosmonauta', interpretato da Miriana Raschilla', Claudia Pandolfi e Sergio Rubini. E non e' finita: all'appello anche Giulio Questi con 'Lola'; Marco Spagnoli con 'Hollywood sul Tevere' e Maurizio Zaccaro con 'Il piccolo', entrambi documentari.

Tra i film di 'Mezzanotte', infine, annunciati il thriller americano 'Brooklyn's Finest' di Antoine Fuqua, che portera' in Laguna Richard Gere e Ethan Hawke; l'action vichingo 'Valhalla Rising' di Nicolas Winding Refn e ben tre film indiani: 'Dehli-6' di Rakesh Omprakash Mehra e i due del giurato Anurag Kashyap, Gulaal e Dev.d.

Articlolo scritto da: Adnkronos