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Aci, chiede maggior coinvolgimento in tema di mobilità e sicurezza

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Aci, chiede maggior coinvolgimento in tema di mobilità e sicurezza

Arezzo – Questa mattina presso la sede dell’ ACI di Arezzo è stato illustrata la lettera aperta alle istituzioni provinciali e regionali per richiedere un maggiore coinvolgimento dell’Aci in tema di mobilità e sicurezza stradale ed è stato analizzato l’emendamento alla proposta di Legge regionale n° 8 “ Disposizioni per la promozione della sicurezza stradale in Toscana”
L’iniziativa è stata illustrata dal Presidente dell’ACI Bernardo Mennini.
Erano presenti il Vice Presidente ACI Teodoro Manfreda, il Consigliere ACI Gianni Pagliazzi e il ed il Direttore Stefano Vellone.
Alla conferenza Stampa ha partecipato Il Consigliere Regionale Paolo Ammirati.
L’occasione offerta dalla richiesta rivoltaci dal Consigliere Ammirati—dice Mennini- ha spinto l’ Automobile Club di Arezzo ad indirizzare, una lettera aperta ai rappresentanti delle istituzioni dal Presidente della Provincia, ai Sindaci della provincia,ai Consiglieri Regionali ed ai nostri rappresentanti in Parlamento.
Nella lettera, Aci Arezzo, offre la propria totale collaborazione per fornire tutte le informazioni ed il supporto necessario alla redazione di atti e proposte che vedano trattato il tema della sicurezza stradale e della mobilità.
L’ACI nazionale ha dato un importantissimo contributo al Parlamento per indirizzare in modo efficace alcune delle più recenti modifiche introdotte nel codice della strada
Troppe volte, invece, a livello territoriale il nostro Ente si trova messo fuori dai processi decisionali in materia di Sicurezza stradale e mobilità.
Questo fatto rappresenta un elemento che impoverisce qualunque discussione propedeutica all’assunzione di decisioni amministrative su questi fondamentali argomenti.
Spesso si fa a meno dell’ACI quando si parla di sicurezza o si redigono i piani della mobilità
L’ACI avrebbe potuto dire qualcosa circa i criteri di istallazione degli autovelox, evitando l’istallazione selvaggia, terminata con il saggio provvedimento prefettizio di disattivazione pressoché totale
L’Aci chiede di essere coinvolta, per fare in modo che le metodologie innovative messe a punto dall’Automobile Club d’Italia, possano essere di supporto per gli Enti ed Organismi cui istituzionalmente spetta il compito di pianificare, progettare e gestire la rete viaria del nostro territorio.
Sulla questione dell’emendamento all’articolo 8 della proposta di legge regionale in tema di sicurezza stradale – spiega il Presidente Bernardo Mennini – siamo stati interessati della questione, dal Consigliere Regionale Paolo Ammirati, sensibile al ruolo dell’Aci, in quanto ha ricoperto l’ incarico Presidente e Consigliere dell’Ente aretino per molti anni
Abbiamo fornito le informazioni necessarie al fine di poter fattivamente contribuire alla proposta che permetterebbe all’ACI toscano- continua il Presidente Mennini – di sedere a pieno titolo tra i soggetti che compongono l’Osservatorio Regionale che ha la funzione di sostenere con il proprio contributo di “Know How”, la Regione Toscana e gli organi da questa delegati nella definizione di politiche organiche e continuative in tema di Sicurezza stradale e più in generale di mobilità
L’Automobile Club d’Italia, non può essere tenuto fuori da un organo così importante –dice Il Consigliere Paolo Ammirati—questo emendamento è stato concepito per permettere all’Ente ACI di poter fornire il proprio ed insostituibile contributo di conoscenze specifiche nel momento in cui la Regione Toscana va a pianificare la propria politica soprattutto in tema di sicurezza stradale e di mobilità.
Poi il fatto che emerge dall’analisi delle delibere che riguardano la questione è che l’Osservatorio regionale previsto con la proposta di legge, è la fotocopia del progetto SIRSS sistema integrato di sicurezza stradale di cui è capofila la provincia di Arezzo
Si acclara—dice Ammirati— una inutile duplicazione di organismi che non solo tengono fuori un ente pubblico come ACI fondamentale per affrontare questi argomenti, ma raddoppiano i costi senza evidenti benefici
Si scelga quindi, o si potenzia il Progetto SIRSS, comprendendo ACI oppure si affidi direttamente ad ACI la gestione dell’Osservatorio avendone pieno titolo, competenza e struttura territoriale
“I problemi sulle strade devono essere affrontati e risolti in via preventiva – dichiara Il Direttore Stefano Vellone. Tutta l’attività istituzionale dell’ACI ha come fine la promozione della cultura della sicurezza stradale. La prevenzione degli incidenti e la sicurezza stradale sono un obiettivo da perseguire attraverso un percorso formativo continuo che deve vedere la regia delle diverse amministrazioni e soggetti che a vario titolo hanno le competenze per favorire una mobilità sicura e sostenibile”.
“L’Automobile Club d’Italia, Ente pubblico non economico senza scopo di lucro, tramite la propria struttura capillare, e con l’ausilio delle relative società collegate, da oltre un secolo svolge un ruolo determinante nel campo della sicurezza stradale – interviene il Consigliere Gianni Pagliazzi – tramite attività e iniziative progettuali a carattere locale, nazionale ed internazionale. Molte di queste iniziative, presentate ai parlamentari, sono state poi introdotte nel Codice della Strada”.
Vogliamo contribuire –dice il Vice Presidente Manfreda– a creare una “ cultura” della guida in modo responsabile, per i giovani e per ognuno di noi, quindi in definitiva per tutti.