Arezzo – “La notizia improvvisa della morte ad Arezzo di un lavoratore edile mi fa star male, e mi lascia un senso di sgomento, dolore ed incredulità!” Questo il commento a caldo del Segretario degli edili della Cisl di Arezzo Gilberto Pittarello. “Non è possibile – ribadisce – assistere ancora una volta ad un evento tragico che ci riporta indietro nel tempo, nonostante tutte le normative esistenti in materia di sicurezza sul lavoro e tutte le iniziative messe in campo, non ultimo il Protocollo che abbiamo siglato in questi giorni con la Asl – Inail – Inps – Cpt – Inps – VV.F. e Direzione provinciale del Lavoro”. A quanto pare quanto fatto in questi anni non basta, se alla base non c’è la consapevolezza che la sicurezza non è solo un dovere, ma è una cultura, quella della salvaguardia della vita, che sta al di sopra di ogni nostra azione quotidiana. Se riteniamo che questo sia un valore importante e fondamentale, allora abbiamo molto da fare, in quanto siamo chiamati ad utilizzare il nostro tempo ed il nostro impegno, ancora una volta, per ogni possibile soluzione da mettere in campo. “Questa si chiama Responsabilità – continua Pittarello – responsabilità a tutti i livelli! Sia per chi lavora che deve adottare, senza superficialità ogni possibile attenzione, sia per chi controlla, perché il lavoro diventi dignità, tutela, sicurezza e non morte”. E’ triste apprendere, sicuramente per difficoltà economiche che sappiamo ad oggi essere l’urgenza che affligge i lavoratori e molte famiglie aretine come, passando di paese in paese, ormai anche nei cantieri edili sia diventata una consuetudine lavorare il fine settimana. “Il mio cordoglio, la vicinanza, ed il dolore, in un momento così triste, difficile e particolare, va alla famiglia, che non potrà più avere, per una morte assurda, il proprio caro”