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Arezzo la seconda edizione del Festival della Persona

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Arezzo – Promuovere la centralità della persona rafforzando la filiera i valori che legano impresa, famiglia e comunità. È questo uno degli obiettivi della seconda edizione del Festival nazionale della Persona promosso dal sistema Confartigianato che si svolgerà ad Arezzo dal 23 al 25 settembre e che è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa svoltasi nella sala del Consiglio comunale di Arezzo. «Confartigianato crede moltissimo in questo Festival che dopo i buoni risultati ottenuti lo scorso anno nella prima edizione, cresce ancora e allarga ulteriormente la cerchia dei partner – ha esordito Carmelo Rigobello coordinatore nazionale di Confartigianato Persone -. La nostra associazione si impegna in questo ambito poiché in Italia circa 6 milioni di persone lavorano nelle imprese artigiane, mentre i loro familiari sono circa 7 milioni. In buona sostanza circa 13 milioni e 400mila persone hanno di che vivere grazie al settore artigiano. Perciò, vorremmo che, mutuando la terminologia che si usa in economia, i valori che le nostre imprese hanno mostrato anche nel corso di questa crisi, si espandessero a tutta la filiera toccando così la famiglia e la comunità». «Siamo lieti a Confartigianato – ha proseguito l'assessore alle politiche giovanili e sport del Comune di Arezzo Lucia de Robertis – poiché ha creduto ancora una volta che Arezzo fosse all'altezza di un evento così prestigioso. Come amministrazione facciamo del nostro meglio affinchè il valore della persona sia tutelato e promosso in ogni circostanza anche se i tagli alla spesa pubblica determineranno per il Comune 4 milioni di euro di risorse in meno». Ed è prendendo spunto dalle sfide che si trova ad affrontare il sistema di welfare del nostro Paese che ha preso la parola il presidente nazionale di Confartigianato Imprese Giorgio Guerrini: «Nel corso della crisi abbiamo visto che le nostre imprese artigiane, hanno saputo stringere la cinghia senza compromettere i posti di lavoro, impegnandosi per rimanere competitive nel mercato. È grazie anche a questa dedizione che l'Italia ha saputo reagire meglio di altri alla crisi. Abbiamo visto che “meno Stato e più mercato” è una filosofia lacunosa, quando non disastrosa. Con questo Festival vogliamo dare il nostro contributo affinchè si riparta da ciò che ci ha insegnato quel tessuto fatto dalle Misericordie, dalle mutue, dalle Onlus e dalla Caritas per esempio, e cioè che la centralità della persona è un valore che va tutelato. “Le buone opere, scacciano le cattive pratiche” il cui emblema sarà la ripulitura della statua dedicata a Petrarca situata al Prato di Arezzo».
«L'iniziativa del Festival – ha proseguito il presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai – ci ha stupiti già l'anno scorso per la quantità e la qualità egli interventi previsti, ma anche perchè si inserisce in un dibattito molto interessante. La qualità del nostro artigianato è un biglietto da visita imprescindibile per il territorio e contribuisce a tenere alto il nostro nome nel mondo. Anche per questo siamo ben lieti di ospitare nel palazzo della provincia l'inaugurazione del Festival; saremo con voi affinchè sia un successo». «Questo Festival – ha aggiunto il presidente provinciale Giovan Battista Donati – è una grande opportunità per tutto il nostro territorio. Ci tengo a sottolineare che presenteremo anche un volume inedito con contributi di studiosi di altissimo livello sulla figura di Vittorio Fossombroni. Dopo il restauro della statua a lui dedicata avvenuto lo scorso anno in seno proprio al Festival della Persona, abbiamo redatto questo volume che presenta anche documenti inediti reperiti presso l'archivio di stato di Praga».
«Il nostro contributo – ha concluso Umberto Febbraro, responsabile del servizio comunicazione di Banca Etruria – è un segno di coerenza e il senso della nostra presenza in tutta la Toscana. In un contesto difficile come quello determinato dalla crisi, la banca, con grande senso di responsabilità ha mantenuto i posti di lavoro e ha creduto nella responsabilità sociale d'impresa. Noi investiamo sui valori e quindi su questo Festival».