ROMA – Ad essere etichettato come il regista di un film che 'rappresenta una generazione' proprio non ci sta. Gabriele Muccino, che ha diretto 'Baciami ancora', sequel dell''Ultimo bacio' in uscita venerdì 29 gennaio in oltre 600 sale italiane, non vuole essere indicato come il portavoce di una generazione, in questo caso quella dei quarantenni.
''E' il mio incubo, fin dal 'primo bacio' – ha detto Muccino – Io racconto storie, le storie che vedo e che conosco, quelle che stanno intorno a me: non ho una conoscenza della vita tale da poter essere identificato come uno che può addirittura essere il portavoce di una generazione, se no non avrei fatto tutti gli errori che ho fatto''.
Un sequel nel quale il regista romano racconta gli stessi personaggi del primo film dieci anni dopo, recuperando anche molti degli interpreti, tranne Giovanna Mezzogiorno, sostituita da Vittoria Puccini nel ruolo della coprotagonista Giulia. Ormai quarantenni, più riflessivi, i protagonisti sono più interessati – eccetto qualcuno – a costruire che a fuggire, e le figure femminili sono in primo piano nel loro ruolo di donne 'che accolgono' più che di quelle da cui scappare. ''L'uomo è stordito – dice il regista – dal ruolo che la donna ha nella società di oggi: madre, moglie, donna in carriera, e si intravede tutta la sua debolezza. In questo film la donna ritrova la sua dimensione di equilibrio''.
'Nell''Ultimo bacio' le donne erano tutte isteriche, nevrotiche e insicure – gli fa eco scherzando Sabrina Impacciatore, che nel film interpreta il ruolo di Livia – ma in 'Baciami ancora', forse anche perché Gabriele si è riconciliato con il femminile, la donna è quella da cui 'tornare', una donna vera''.
Notevole la colonna sonora, in cui spicca la title-track 'Baciami Ancora' scritta 'su commissione' dello stesso Muccino da Jovanotti.

Articlolo scritto da: Adnkronos