Home Attualità Confesercenti e le sagre Selvagge

Confesercenti e le sagre Selvagge

0

Arezzo – Prosegue l’impegno di Confesercenti per ottenere una regolamentazione delle sagre sul territorio aretino. Questa settimana i ristoratori cittadini aderenti a Confesercenti si sono incontrati nella sede dell’associazione di Via Fiorentina. Anche a loro, come ai colleghi delle vallate, sta a cuore il problema delle “Sagre selvagge”, e perciò hanno deciso di costituire un Comitato per chiedere all’amministrazione comunale di regolare lo svolgimento delle sagre e delle feste paesane.
I ristoratori si sono compiaciuti per l’iniziativa “Stop alla sagra selvaggia” e per i manifesti che hanno tappezzato la città. Adesso loro stessi si fanno promotori per ottenere un regolamento capace di disciplinare le sagre.
Del Comitato di Arezzo fanno parte Ernesto Pastorelli presidente dei Pubblici esercizi e titolari del bar “La senese”, Maurizio Fazzuoli della “Lancia d’oro”, Teresa Stilo delle “Chiavi d’oro”, Cristiani Chiuchini de “I paparazzi” e Marcello Fabbroni de “Las Vegas”.
E uno dei primi risultati è stato quello di ottenere un incontro in Provincia con l’assessore Cutini. Lui stesso ha convocato una delegazione dell’associazione di categoria e dei ristoratori per confrontarsi sul fenomeno delle sagre sul territorio aretino.
“La nostra iniziativa – dichiara Stefano Micheli, responsabile dei pubblici esercizi aderenti a Confesercenti – ha già prodotto un risultato. L’invito dell’amministrazione provinciale è la testimonianza della veridicità delle preoccupazioni sollevate dagli esercenti. Abbiamo apprezzato la convocazione di un tavolo da parte dell’assessorato all’agricoltura che in passato ha redatto un ‘disciplinare’ con indicate le caratteristiche delle sagre che promuovono il territorio”.
“Da un primo esame – prosegue Micheli – solo una sagra su tre di quelle presenti nel territorio, secondo il Comitato, è in possesso dei requisiti indicati dal disciplinare dell’amministrazione provinciale. Abbiamo quindi proposto alla Provincia di invitare tutti i sindaci dei comuni per sollecitare un tavolo di lavoro per poi adoperarsi ad adottare un regolamento in modo che nei rispettivi territori si svolgano solo le sagre di qualità”.