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Crollo scuola di San Giuliano

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ROMA – Per il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia devono essere ridotte le condanne inflitte a 4 dei 5 imputati. Lo ha stabilito la quarta sezione penale della Cassazione che, pur confermando le 5 condanne inflitte in appello, ha stabilito che il giudice d'appello dovra' ricalcolarle al ribasso. Confermati i due anni e 11 mesi per l'ex sindaco di San Giuliano Antonio Borrelli mentre devono essere riviste quelle inflitte dalla Corte d'Appello di Campobasso il 25 febbraio 2009 al progettista Giuseppe La Serra (6 anni e 10 mesi); al capo dell'ufficio tecnico del comune Mario Marinaro e ai due costruttori Giovanni Martino e Carmine Abiuso che in appello avevano avuto 5 anni di reclusione per omicidio colposo e disastro colposo.
Nel crollo della scuola, avvenuto il 31 ottobre del 2002 dopo una scossa di terremoto, morirono 27 bambini e una maestra. La Cassazione, inoltre, ha respinto anche il ricorso di palazzo Chigi e del ministero dell'Istruzione che si erano costituiti parte civile per chiedere agli imputati danni per la ricostruzione della scuola. Un calcolo delle condanne al ribasso che, come ha spiegato lo stesso presidente Antonio Morigni, e' dovuto ad un "difetto motivazionale" della sentenza della Corte d'Appello. Non e' stata dunque accolta la richiesta della pubblica accusa di piazza Cavour rappresentata da Francesco Iacoviello che, ieri, aveva chiesto la conferma di tutte le condanne sostenendo che se la scuola fosse stata costruita con i criteri antisismici non ci sarebbero stati 28 morti.
"Giustizia e' fatta anche se non abbiamo nulla da festeggiare" commentano a caldo i famigliari delle vittime della tragedia. "Dieci o cento anni di condanna non ci cambiano nulla. I nostri figli tanto non ce li restituira' nessuno", afferma il portavoce del comitato 'vittime della scuola' Antonio Morelli.
Quanto al fatto che un nuovo giudizio dovra' ricalcolare al ribasso le pene, il presidente del comitato dice: "abbiamo ancora fiducia nel giudizio del tribunale. Non volevamo fare una caccia alle streghe. Chiedevamo soltanto che i responsabili pagassero e le responsabilita' penali, comunque, sono state riaffermate". I famigliari dei 27 bambini morti nel crollo della scuola insieme ad una maestra non hanno mai visto un centesimo di risarcimento nonostante in primo grado fosse stata disposta una provvisionale di 150 mila euro per ogni morto e di 100 mila per i circa 40 feriti.