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Dalla scuola ‘Ferrari’ il motore del futuro

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Roma – Si chiama ‘Fuel Buster’ l’invenzione vincitrice del concorso ‘INVFactor-anche tu genio!’ ed è il prototipo di un veicolo ibrido, alimentato tramite un pannello fotovoltaico e una cella a combustibile idrogeno, realizzato dagli allievi dell’Istituto professionale statale per l’industria e l’artigianato ‘A. Ferrari’ di Maranello.

INVFactor è il concorso organizzato dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irpps-Cnr), dal Ministro della Gioventù e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, con l’adesione del Presidente della Repubblica, a cui hanno partecipato 38 invenzioni realizzate dagli studenti-inventori delle scuole superiori italiane, in particolare degli istituti tecnici, di tutta Italia.
La giuria di ‘INVFactor’, riunita questa mattina a Roma presso lo Spazio Europa della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, dopo aver esaminato i nove progetti finalisti ha premiato le tre proposte più interessanti e innovative. Insieme a ‘Fuel Buster’ si sono classificate, rispettivamente al secondo e terzo posto: ‘Softline’, un supporto ortopedico per i disabili dell’Istituto tecnico industriale “G. Galilei” di Bolzano, e la bicicletta solare ‘SYV’ dell’Istituto tecnico industriale statale G. Riva’ di Saronno. Il premio ‘Creatività femminile’ è andato alle scarpe a recupero energetico del Liceo scientifico ‘C. Salutati’ di Montecatini Terme.
“Fuel Buster nasce dal lavoro del nostro reparto prototipi ‘Senza Benza’”, spiega Matteo Camuzzi studente dell’istituto di Maranello e direttore tecnico del team in concorso. “Nel corso dell’anno scolastico 2009-2010 sono stati migliorati la carrozzeria e il telaio, ma soprattutto il sistema di propulsione. Infatti, lo ‘sporco’ motore a scoppio ha lasciato posto a un nuovo tipo di alimentazione: un pannello fotovoltaico alimenta una batteria al litio di nostra costruzione, la quale alimenta a sua volta un motore elettrico brushless. A questo apparato è stata aggiunta una sofisticata fuel cell a hidronite, una miscela sicura che reagisce in maniera controllata, producendo idrogeno, che verrà poi trasformato in corrente elettrica per sopperire al calo di energia prodotta dal modulo fotovoltaico in caso di mancanza di luce”.
La scuola ‘A. Ferrari’ svolge da oltre quindici anni attività nell’ambito degli ZEV (veicoli a zero emissioni). “Durante l’anno scolastico, gruppi di alunni hanno lavorato ad alcuni prototipi elettrici, ibridi e solari”, spiega il professore Filippo Sala, coordinatore del laboratorio nel quale “studenti, docenti, ditte ed esperti esterni hanno potuto fare formazione, didattica e sperimentare le diverse idee di una già possibile mobilità futura”. Il prototipo è stato già testato con successo nel circuito di Fiorano cortesemente messo a disposizione dalla Ferrari.
Un incontro speciale ha invece spinto i ragazzi dell’Istituto tecnico industriale ‘G. Galilei’ di Bolzano a costituire il laboratorio d’impresa ‘H3-Help the human hope’ per l’ideazione di ‘Softline’, un collare regolabile, tecnologicamente avanzato, per il sostegno dei disabili. Racconta l’esperienza lo studente della scuola bolzanina Riccardo Laini: “L’emozione profonda provata conoscendo Klaus Marsoner, un giovane di 30 anni colpito da un grave handicap motorio a seguito di un incidente stradale, ha suscitato in noi il desiderio di mettere a disposizione le conoscenze per la creazione di supporti specifici per persone con disabilità o difficoltà, acquisite nel corso di meccanica”. “Il prodotto realizzato è dotato di un sistema di cuscinetti gonfiabili che garantiscono un corretto sostegno per il capo ed è un’innovazione radicale in quanto sintesi tra utilità, praticità e comodità, elementi che attualmente non sono sempre presenti sul mercato in un unico prodotto”, aggiunge il professore Mauro Chiarel.
Dall’Istituto tecnico industriale statale ‘G. Riva’ di Saronno arriva invece una proposta contro la mobilità soffocante e inquinante delle auto nelle città. Si tratta di ‘SYV-Solar hybrid vehicle’, una bicicletta solare con pedalata assistita, dotata di un motore brushless, pannelli solari e speciali batterie agli ioni di litio. “SYV è stato oggetto di diverse prove su strada”, dichiara l’insegnante Maurizio Alberti, “può percorrere un tragitto casa-scuola o casa-lavoro, fino a 40 chilometri, alla media di 25 Km/h senza consumare altro che energia solare. Il bilancio energetico è ottimale e il costo del viaggio è pari a zero”. “Le città devono solo dotarsi di piste ciclabili sicure, al resto pensa SYV”, concludono orgogliosi gli studenti del ‘Riva’.
La giuria ha inoltre conferito il premio ‘Creatività femminile’ a un gruppo di studentesse del Liceo scientifico Salutati di Montecatini Terme che, con la collaborazione di Vincenzo Palleschi, ricercatore dell’Istituto per i processi chimico-fisici (Ipcf) del Cnr di Pisa hanno realizzato delle scarpe al cui interno è inserito un dispositivo che converte l’energia meccanica prodotta dalla camminata in energia elettrica. “Abbiamo pensato a una calzatura che unisse comodità, resistenza e recupero dell’energia”, spiega Irene Chirico, una delle ragazze. “Oggi è fondamentale cercare di sfruttare fonti energetiche rinnovabili, unendo magari questo aspetto a un’attività salutare. Le ‘Hermes’, ispirate alle mitiche calzature alate del dio greco, permettono di ottenere energia elettrica per ricaricare cellulari, ‘iPod’ o altri dispositivi elettronici, sfruttando i principi dell’elettromagnetismo”.
“INVFactor è un’altra importantissima testimonianza del genio creativo dei giovani italiani”, dichiara il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. “Il talento della nostra ‘meglio gioventù’ rappresenta un vero e proprio patrimonio nazionale, di valore inestimabile, e una garanzia per il futuro dell’Italia. Per questo – conclude il Ministro – sono fermamente convinta che si debba difendere e promuovere con ogni mezzo questa grande fucina di giovani idee, investendo in essa con spirito di mecenatismo”.
“Creatività e tecnica, ma soprattutto tanta volontà, al servizio della scienza, dell’ambiente e della solidarietà. Gli inventori in erba di ‘INVFactor’ hanno dimostrato che a scuola, oltre ai libri e alle interrogazioni, c’è anche spazio per il talento innovativo e la tecnologia”, commenta Rossella Palomba dell’ Irpps-Cnr, coordinatrice dell’iniziativa.
Il direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Lucio Battistotti aggiunge: “Quello che vediamo oggi è il ‘triangolo della conoscenza’ che unisce gli elementi cardine del progresso: istruzione, ricerca e innovazione. Lo Spazio Europa, creato per far incontrate i giovani italiani e il loro desiderio di sapere, è lieto di ospitare questa cerimonia”.
La giuria di INVFactor è composta da Sveva Avveduto, direttore dell’Irpss-Cnr, Paola Bertolazzi, direttore dell’Istituto di analisi dei sistemi ed informatica (Iasi-Cnr), Romano Pagnotta dell’Istituto di ricerca sulle acque (Irsa-Cnr), Massimiliano Lucchesi del Ministero della Gioventù ed Elisabetta Olivi della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
Tutti i premiati avranno l’opportunità di mostrare i loro lavori al pubblico di ‘Light ‘10-Accendi la luce sulla scienza’, evento organizzato dall’Irpps-Cnr nell’ambito della ‘Notte europea dei ricercatori’, che si terrà venerdì 24 settembre al Planetario di Roma dalle ore 17 alle 01.00.