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Data unica per i saldi, ‘Un sogno che si avvera’

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Data unica per i saldi, ‘Un sogno che si avvera’
Paolo Mantovani

Arezzo – Dal 2011 il calendario dei saldi invernali ed estivi potrebbe diventare unico a livello nazionale. A seguito della proposta lanciata da Federmoda Confcommercio, infatti, le Regioni italiane potrebbero trovare un accordo per l’adozione della stessa data d’avvio delle vendite di fine stagione.

“Sarebbe un sogno che si avvera – commenta Paolo Mantovani, presidente provinciale di Federmoda Confcommercio di Arezzo – sono anni che chiediamo la data unica, l’unico modo per dare certezze ai consumatori e porre fine alla concorrenza sleale tra imprese di zone limitrofe, ma appartenenti a Regioni diverse come la Valtiberina, evitando i soliti esodi dello shopping a saldo”.

“Senza contare – prosegue Mantovani – che il proliferare di outlet che praticano sconti tutto l’anno rende piuttosto obsoleta la normativa dei saldi così come è concepita oggi”.

La speranza della Federmoda-Confcommercio aretina è ora che le indiscrezioni vengano confermate al più presto nero su bianco. In questo caso, i saldi invernali 2011 si aprirebbero in provincia di Arezzo come nel resto d’Italia il 6 gennaio, quelli estivi il primo sabato di luglio, per una durata massima di 60 giorni. Se invece l’ipotesi della data unica dovesse tramontare ancora una volta, i saldi invernali in Toscana inizierebbero il 7 gennaio, con un ritardo di ben 5 giorni rispetto ad altre Regioni italiane (Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Marche… dove l’inizio è fissato al 2 gennaio) e con la solita querelle tra aree confinanti.

Le richieste inoltrate a vari livelli dall’associazione di categoria si concentrano su tre punti fondamentali: oltre all’uniformità nazionale nella data di avvio dei saldi, la liberalizzazione delle vendite promozionali (ora proibite nel periodo coincidente con i saldi e in quello immediatamente precedente), infine l’individuazione dei prodotti oggetto delle vendite di fine stagione. Non solo abiti e pelletteria, ma anche, ad esempio, elettrodomestici, oggetti per la casa e lo studio, insomma tutto ciò che ha carattere stagionale, è soggetto a veloce deprezzamento o ad una rapida obsolescenza tecnologica. “Estendere i saldi a tutte le categorie merceologiche – spiega il presidente Paolo Mantovani – offrirebbe benefici sia agli operatori, che riuscirebbero a svuotare i magazzini evitando l’invenduto, sia ai consumatori, che potrebbero avvalersi di qualche buona occasione d’acquisto. Un vantaggio reciproco da non sottovalutare in questo momento di difficoltà”.