CASENTINO- La burocrazia elefantiaca che in Italia richiede mille licenze con tempi biblici, è questo il motivo del ritardo per l'inizio dei lavori del nuovo Centro Oncologico nell'Ospedale del Casentino. Ecco in sintesi l'iter burocratico del progetto. La ASL pretendeva dal CALCIT Casentino anche i soldi per la realizzazione del progetto, ma noi ci siamo opposti. Quindi dopo una lunga serie di incontri, molto distanziati nel tempo, siamo addivenuti a questo accordo: i tecnici della ASL avrebbero stilato il progetto secondo le loro esigenze e noi lo avremmo realizzato ingaggiando varie ditte che avremmo pagato direttamente.
La stesura del progetto ha però richiesto tanti mesi, trascorsi i quali c'è stato un incontro per le firme congiunte del Direttore generale della ASL e del Presidente del Calcit Casentino. Tuttavia, è poi cambiato lo stesso Direttore generale e siamo dovuti ripartire da zero. Il nuovo Direttore si è infatti preso ben 45 giorni di tempo per apporre la sua firma. Dopo altro tempo la ASL ha inviato due ingegneri per visionare il progetto, i quali volevano apportare ulteriori modifiche, ma noi ci siamo opposti sennò avremmo perso altro tempo. Allora il progetto è stato portato al Comune di Bibbiena per ottenere la DIA, ma la risposta è arrivata dopo diversi mesi. Una copia del progetto è stata inviata anche alla Sovrintendenza la quale, dopo ben 6 mesi, ci ha dato il proprio assenso, ma dopo altro tempo ci ha comunicato che lo stabile (essendo anteriore al 1960) deve avere per i lavori una ditta che abbia una licenza particolare e poiché sono poche ad averla siamo riusciti a trovarla solo dopo numerose ricerche. Successivamente, ci hanno chiesto come Direttore dei lavori un architetto con suddetti requisiti. Hanno anche richiesto un sopralluogo da parte dei Vigili del Fuoco.
Il CALCIT Casentino ha esaudito tutte queste richieste e a fine estate, se non verranno fuori altre questioni, potremmo finalmente iniziare i lavori per realizzare il nuovo Centro Oncologico nell'Ospedale del Casentino. Attualmente, la ditta è impegnata nella realizzazione di una scuola che deve essere consegnata entro una data inderogabile sennò il costruttore dovrà pagare una fortissima penale.
I ritardi per l'inizio dei lavori per il Centro Oncologico dunque sono da addebitare solo alla burocrazia e non, come alcuni hanno ipotizzato, all'incapacità del CALCIT Casentino.
Artusio Bennati – Presidente del CALCIT Casentino
Articlolo scritto da: CALCIT Casentino