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‘Donazione cordone ombelicale’: i ringraziamenti di una mamma

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‘Donazione cordone ombelicale’: i ringraziamenti di una mamma

AREZZO – Per “l'ufficio reclami” l'Azienda sanitaria è doverosamente attrezzata (si tratta dell'Urp) e, di norma, risponde ad ogni sollecitazione, protesta, proposta, e quanto altro arriva dai cittadini. Ma assieme alle segnalazioni "negative" arrivano anche le note di ringraziamento ed apprezzamento per il lavoro dei professionisti – medici, infermieri, tecnici, volontari – che operano in sanità. Lodi gradite, ma che non hanno assolutamente bisogno di essere diffuse.
Esistono comunque delle eccezioni, anche perché certe testimonianze possono diventare occasione di stimolo del senso civico e della partecipazione solidale nella nostra comunità.
Per questo, ed anche per l'insistenza di colei che in ogni modo voleva far conoscere le ragioni della sua soddisfazione, c'è un caso che merita di essere reso di pubblico dominio.

Anche nella nostra azienda, presso i punti nascita, è possibile fare la donazione del cordone placentare, destinato poi alla banca del sangue dell'ematologia di Careggi a disposizione dei centri abilitati per i loro utilizzo.
Una signora di Firenze, che ha potuto usufruire di un trapianto di cellule staminali nel proprio midollo osseo, voleva in ogni modo conoscere e ringraziare la mamma che aveva deciso di compiere la donazione. Una richiesta non esaudibile. La legge vieta proprio la identificazione da parte dei riceventi, dei donatori di organi, tessuti, sangue e quanto altro. Ma la signora fiorentina ha insistito, e così, attraverso la tracciabilità delle sacche con il sangue placentare da lei ricevuto, è risalita all'ospedale di Arezzo.
Qui è terminata la sua ricerca a ritroso, perché non è stato consentito di individuare il donatore. La signora intendeva non solo ringraziare la donatrice, ma organizzare una festa, una iniziativa con la presenza anche della presidente nazionale dell'Adisco. Voleva fare un regalo. Il personale dell'Azienda ha contattato la donatrice per riferire e chiedere un eventuale consenso, che però non c'è stato: “si dona per gli altri e non per ricevere gloria” ha stigmatizzato. Ma non ha potuto dire no ad un piccolo regalo per il figlio e alla lettera accorata e appassionata che la signora le ha comunque indirizzato assieme a dei palloncini.

Eccola:
“ Cara mamma, caro bimbo, volevo infinitamente ringraziarvi per l'ammirevole gesto d'amore e di umanità donando il “vostro cordone ombelicale”. Mi presento: sono colei che ha ricevuto le cellule staminali per un trapianto di midollo osseo. Purtroppo non posso dimostrarvi di persona tutta la mia gratitudine, per avermi dato la possibilità di ricominciare una “nuova unica vita”. Di voi non conosco nulla, ma il gesto mi fa capire quanto è aperto il vostro cuore e quanta generosità e bene per gli altri dimostrate di avere. Spero che il mio piccolo pensiero sia gradito al bimbo e che un giorno forse ci potremmo incontrare per poter ricambiare tutto quanto avete fatto per me.

Grazie Infinite, un'amica