Home Attualità Fiat, Marchionne: ‘Contro di noi tiro al bersaglio’

Fiat, Marchionne: ‘Contro di noi tiro al bersaglio’

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TORINO – "Oggi stiamo vivendo un altro gioco pericoloso, un nuovo tiro al bersaglio contro la nostra azienda". Lo ha detto l'ad della Fiat Sergio Marchionne che, intervenendo all'assemblea degli azionisti, ha precisato di riferirsi "non solo a quello che scrivono i giornali, che nella maggior parte dei casi fanno il loro lavoro e riportano dichiarazioni, penso piuttosto -ha detto- alle dichiarazioni di alcuni esponenti del mondo politico, sindacale e a volte imprenditoriale. La Fiat – ha concluso Marchionne – non pretende di essere salutata ogni giorno con le fanfare, ma non troviamo giusti nemmeno i fischi gratuiti, ci piacerebbe vedere un po' di equilibrio".
"Pagare il dividendo e' un atto dovuto" ha quindi sottolineato l'ad che, ricordando come le condizioni di mercato oggi siano diverse rispetto a quelle del 2009 ha spiegato che la decisione di pagare il dividendo e' stata dettata sia dai risultati ottenuti negli ultimi due anni, sia dalle prospettive future.
Aprendo i lavori dell'assemblea degli azionisti, il presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo si è soffermato sulle condizioni dell'azienda: ''Il 2009 anche per la Fiat e' stato un anno complicato, tutti i settori hanno subito conseguenze per il brusco calo della domanda, tuttavia la Fiat ha saputo reagire con velocita' e determinazione, raggiungendo e superando gli obiettivi che si era data. Il gruppo Fiat e' in buone condizioni''. ''Desidero ringraziare anche gli azionisti della Fiat – ha detto – per il supporto fondamentale che ci hanno sempre assicurato. Se il nostro gruppo ha oggi una forte solidita' finanziaria, se anche nei momenti di difficolta' puo' guardare avanti con ottimismo e tranquillita', un ringraziamento particolare lo dobbiamo all'azionista di riferimento, che ci ha sempre garantito un grande appoggio senza condizionamenti, anche in momenti molto delicati. Questo – ha continuato – ci ha permesso di lavorare nelle migliori condizioni possibili per lo sviluppo dell'azienda''.
Montezemolo poi, ricordando come "tutte le operazioni internazionali sono sempre state fatte pensando all'Italia, facendo il tifo per l'Italia e avendo questo paese come il focus della nostra azione" e che "la nostra storia, le nostre radici, il nostro cuore sono e saranno in Italia'', ha parlato dell'accordo con Chrysler, definendolo ''una delle piu' grandi operazioni che si siano viste nel settore dell'auto negli ultimi decenni'' e' stata ''un'operazione straordinaria''. "lo e' stata dal punto di vista sostanziale perche' ci permettera' di raggiungere notevoli sinergie sui futuri progetti e di allargare la base operativa della nostra azienda''. Ma l'operazione "e' stata anche straordinaria per quello che ha rappresentato in termini di riconoscimento delle capacita' e delle competenze di Fiat e dello stimolo e della motivazione che ci ha trasmesso. L'operazione -ha concluso- avra' anche importanti riflessi e benefici in Italia''.
Sulla questione di Chrysler una battuta la lancia anche l'ad Marchionne: "La Fiat non e' andata all'estero per capriccio ne' per dimenticare l'Italia. Ci siamo andati per rendere questa azienda piu' forte''

Articlolo scritto da: Adnkronos