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Giostra: vietate lattine, bottiglie e trombette

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Giostra: vietate lattine, bottiglie e trombette

Arezzo – La prima ordinanza riguarda i titolari degli esercizi di somministrazione e commerciali (esercizi di vicinato, esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, laboratori artigianali, call center, distributori automatici anche ubicati all'interno degli esercizi sopra indicati) situati nel centro storico di Arezzo (zona “A” di P.R.G.), dalle ore 14.00 alle 24.00 del 5 settembre, ai quali è vietata la somministrazione e la vendita per asporto, nonché l'asporto stesso di bottiglie in vetro e di lattine, contenenti bevande alcoliche e analcoliche. Il divieto si estende anche agli esercizi temporanei di somministrazione e vendita, nonché alle imprese che esercitano il commercio o somministrazione su area pubblica di generi alimentari e bevande, sia in sede fissa che itinerante.
E’ vietato inoltre a chiunque usare e portare al di fuori delle aree formalmente di pertinenza di pubblici esercizi di somministrazione, gettare e abbandonare sul suolo pubblico alimenti, bevande, lattine, contenitori in vetro, o comunque di materiale vetroso di qualsiasi tipologia, nonché altri oggetti atti ad offendere o ad essere lanciati.
A persone in stato di evidente ubriachezza sarà vietato l'ingresso in Piazza Grande, luogo in cui si svolge la manifestazione Giostra del Saracino.
Ferma restando l'applicazione delle sanzioni penali ed amministrative previste da leggi speciali in vigore, le violazioni sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria di 300 euro.
Ai titolari delle attività commerciali, pubblici esercizi, potrà essere inoltre applicata la sanzione accessoria della sospensione della autorizzazione dell'attività.

La seconda ordinanza vieta agli spettatori, in Piazza Grande, durante lo svolgimento dell'edizione della Giostra del Saracino del 5 settembre l'introduzione e l'uso di trombe e strumenti musicali, similari atti ad arrecare molestia o disturbo ai cavalli partecipanti alla Giostra e ad indurli quindi a creare possibile situazioni di pericolo per la pubblica incolumità.
Ferma restando l'applicazione delle sanzioni penali ed amministrative previste da leggi speciali in vigore, le violazioni alle disposizioni alla presente ordinanza sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria di 100 euro.