Home Attualità Haiti, Frattini: ‘Pronti a cancellare subito il debito’

Haiti, Frattini: ‘Pronti a cancellare subito il debito’

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ROMA – "Siamo disponibili fin da ora a cancellare il debito che Haiti ha verso l'Italia e che ammonta a 40 mln di euro. Vogliamo dare immediatamente questo riconoscimento perché ci rendiamo conto che è un primo modo per aiutare l'inizio della ricostruzione". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, appena atterrato all'aeroporto militare di Ciampino, di ritorno dalla sua missione africana.
Sull'isola "continuiamo le ricerche – ha poi riferito il titolare della Farnesina – Al momento sono ancora 12 gli italiani di cui non abbiamo notizie, oltre 190 sono stati ormai contattati, e comunque non ci sono novità negative rispetto agli scorsi giorni. La nostra unità di cooperazione permanente e la Protezione Civile – ha sottolineato – sono stabilmente ad Haiti e continuano il loro lavoro".
Fonti del ministero degli Esteri spiegano che l'unità di crisi della Farnesina ha avviato ad Haiti anche ''sopralluoghi mirati'', laddove questo è possibile, per cercare gli italiani che risultano ancora dispersi. Per tre, in particolare, ''vi sono ragioni di essere molto preoccupati''.
Ad Haiti tragedia nella tragedia è quella dei bambini rimasti soli. ''I bambini di Haiti in questo momento sono più morti che vivi e bisogna farli sopravvivere prima di portarli in qualsiasi posto al mondo – dichiara in una nota Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava – Nph Italia Onlus – Io credo fortemente che la mobilitazione internazionale per Haiti debba essere indirizzata a ricostruire il Paese per restituire la dignità di poter accogliere i propri 'figli'. Per questo rivolgiamo agli italiani un accorato appello: aiutateci con donazioni e adozioni a distanza a realizzare a tempo record una nuova casa orfanotrofio vicino all'ospedale N.P.H. Saint Damien che accolga i bambini come in una famiglia nel loro Paese".
Per donazioni e per adottare un bambino N.P.H. a distanza è possibile contattare la Fondazione Francesca Rava – Nph Italia Onlus (tel. 0254122917, [email protected] www.nphitalia.org). Per donazioni: c/c bancario Banca Mediolanum SpA – Ag. 1 di Basiglio (Mi) Iban: IT 39 G 03062 34210 000000760000 BIC: MEDBITMM; c/c postale: 17775230; Per donare il 5×1000 indicare il codice fiscale della Fondazione: 97264070158.

Ad incoraggiare ''lo sforzo delle numerose organizzazioni caritative, che si stanno facendo carico delle immense necessità del Paese'' è stato questa mattina all'Angelus Benedetto XVI. ''Il nostro pensiero, in questi giorni – ha detto il Papa – è rivolto alle care popolazioni di Haiti, e si fa accorata preghiera. Prego per i feriti, per i senza tetto, e per quanti tragicamente hanno perso la vita''.
E' stata intanto confermata la morte ad Haiti di Pilar Juarez, funzionaria del ministero degli Esteri spagnolo a Port-au-Prince responsabile della cooperazione dell'Ue. Il corpo della donna è stato ritrovato sotto le macerie del quartier generale delle Nazioni Unite dove partecipava a una riunione al momento del terremoto. La vicepremier spagnola, Maria Teresa Fernandez de la Vega, è arrivata ad Haiti, per incontrare il presidente, Rene Preval.
Preval ieri ha avuto un colloquio con il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, arrivata ad Haiti nel pomeriggio a bordo di un aereo C-130 della Guardia costiera carico di aiuti e soccorritori, così come rifornimenti per il personale diplomatico americano a Port-au-Prince. Clinton, che è ripartita dopo quattro ore, ha voluto così testimoniare direttamente l'impegno americano nell'assistenza al Paese devastato dal sisma, ma anche sollecitare il governo di Haiti ad approvare un decreto per l'introduzione del coprifuoco e di altri provvedimenti straordinari per fare fronte alla situazione della sicurezza destinata a peggiorare nei prossimi giorni.
''Un tale decreto darebbe al governo una quantità enorme di autorità che di fatto delegherebbero a noi'', ha dichiarato precisando che gli Stati Uniti ''operano per sostenere (i caschi blu dell'Onu, ndr), non per prenderne il posto''. Loro ''sono qui da anni, hanno stabilito una struttura di comando e controllo'', ha aggiunto.
Clinton ha incontrato il presidente Preval, con cui ha discusso un'ora, in una tenda fuori dal terminal dell'aeroporto di Port-au-Prince, considerato non sicuro dopo le scosse. Prima di ripartire, riportando negli Stati Uniti, a bordo del C-130, 50 residenti di Haiti con il passaporto americano, Clinton ha incontrato anche i responsabili dello sforzo di assistenza americano.
''Siamo qui su invito del vostro governo per aiutarvi. Come ha detto il presidente Obama, siamo qui oggi, lo saremo domani e dopo'', ha dichiarato il segretario di Stato Usa, che non ha lasciato l'aeroporto durante la sua visita per non intralciare i soccorsi.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign