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Indonesia, sale a 311 il bilancio dei morti

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Indonesia, sale a 311 il bilancio dei morti

Giakarta – (Adnkronos/Dpa) – Sale a 311 morti e a circa 400 feriti il bilancio delle vittime dello tsunami che lunedì ha colpito l'arcipelago indonesiano di Mentawai. E come ha reso noto Bambang Suharjo, un funzionario della protezione civile della provincia, sono ancora 379 le persone considerate disperse e 4mila i senza tetto, 2.900 dei quali, gli sfollati nel distretto di Pagai Selatan, non hanno ancora ricevuto alcuna forma di assistenza. Gli aiuti tardano ad arrivare, per la difficolta' di raggiungere alcuni dei villaggi devastati dal sisma di magnitudo 7,7 o dal successivo tsunami, ha precisato Suharjo.
Intanto è iniziata la sepoltura delle vittime dell'eruzione del vulcano Merapi sull'isola di Giava mentre alcuni residenti, a dispetto degli avvertimenti ufficiali che esortano a rimanere nei rifugi di emergenza, hanno iniziato a rientrare nei loro villaggi. L'eruzione di martedì del Merapi, il vulcano più attivo del Paese, ha causato la morte di almeno 29 persone e il ferimento di oltre 50, ha riferito Nelis Zuliasri, portavoce del centro di gestione delle catastrofi del Paese asiatico. Finora due persone risultano ancora disperse.
In centinaia hanno partecipato al funerale di 23 vittime nel villaggio di Umbulharjo, vicino alla città di Yogyakarta. Fra i morti c'è Mbah Maridjan, considerato il custode spirituale del vulcano e ucciso insieme agli altri per la cenere incandescente esplosa dal Merapi. Nel frattempo, circa 50 operai estrattori di sabbia nel villaggio di Rahayu, alle pendici est del vulcano, sono tornati a lavorare nonostante l'avvertimento di non avvicinarsi al perimetro di dieci chilometri nella zona pericolosa. Circa 45.000 persone che si sono riparate nei rifugi gestiti dal governo hanno iniziato a rientrare nelle loro case.
Dopo il doppio disastro che ha colpito il Paese l'Unicef sta inviando aiuti d'emergenza ai bambini. Dopo una rapida valutazione nella zona di Merapi l'organizzazione delle Nazioni Unite sta mandando taniche per l'acqua e kit igienici e per soddisfare le esigenze di 4.500 famiglie sfollate dalle proprie case a causa del vulcano; nell'area occidentale di Sumatra, sta inviando 6.000 zanzariere per proteggere le famiglie dalla malaria, proprio perché, nelle isole Mentawai, sono andate distrutte le abitazioni in un'area in cui la malaria è endemica. L'Unicef sta inoltre lavorando con il ministero della Salute indonesiano per garantire che le madri colpite dalla calamità che allattano siano aiutate a continuare la cura per i neonati e perché donazioni di alimenti per lattanti o di altri alimenti complementari siano adeguatamente regolamentate per evitare rischi per la salute dei bambini.
E dall'Europa la Commissione ha stanziato 1,5 milioni di euro per aiutare le vittime dei disastri. A beneficiare degli aiuti Ue, principalmente destinati per cibo, medicinali e ripari d'emergenza, saranno circa 65mila persone alle Mentawai e 22mila a Giacarta. "In questo momento l'Indonesia sta affrontando una moltitudine di emergenze, il cui effetto cumulativo sta mettendo in notevole difficoltà le capacità locali, ha dichiarato la commissaria Ue agli aiuti umanitari e gestione delle crisi Kristalina Georgieva. "Questa assistenza iniziale d'emergenza aiuterà ad alleviare la sofferenza dei sopravvissuti, l'Ue continuerà ad essere a fianco dei suoi partner indonesiani nel momento del bisogno", ha sottolineato la commissaria.

Articlolo scritto da: Adnkronos