Home Attualità Economia Inverno 2010, i saldi tengono grazie al grande freddo

Inverno 2010, i saldi tengono grazie al grande freddo

0

AREZZO – “I saldi invernali 2010 in provincia di Arezzo si chiudono confermando i volumi di vendita dello stesso periodo del 2009, che già, tuttavia, avevano risentito del calo dovuto alla contrazione generale dei consumi”. Lo afferma il presidente provinciale di Federmoda Confcommercio Paolo Mantovani a pochi giorni dal termine ufficiale delle vendite di fine stagione, fissato a domenica 7 marzo.
I saldi continuano dunque a reggere, confermandosi un appuntamento atteso dai consumatori e, per i negozianti, una parte importante delle vendite dell’intero anno. Mantovani spiega come a sostenere la tenuta dell’inverno 2010 siano intervenuti due fattori: “il clima, con il freddo che ha spinto bene le vendite fino a febbraio, ben oltre il classico picco legato alle prime due settimane di vendite a saldo, e poi l’allineamento di Toscana e Umbria sulla data di partenza dei saldi, che ha evitato alle imprese aretine di pagare le conseguenze del consueto anticipo dei saldi umbri. Un risultato parziale, ma incoraggiante sulla strada di un avvio unitario a livello nazionale”.
“All’interno del dato generale di stabilità – sottolinea il presidente Mantovani – si inseriscono le performance assai differenti registrate dai negozi di fascia medio-bassa e da quelli di fascia alta. Una forbice che si va ampliando sempre di più negli ultimi cinque anni”.
Secondo la Federmoda aretina, i negozi di fascia alta hanno tenuto meglio, pur dovendo faticare di più per ottenere gli stessi risultati. I negozi di fascia medio-bassa, invece, sono ancora in forte sofferenza per il calo dei consumi che ha colpito il target di consumatori a cui si rivolgono, ma soprattutto per la concorrenza agguerrita di outlet, spacci aziendali e grande distribuzione, che applicano politiche di marketing molto aggressive, centrate su prezzi e scontistica tutto l’anno. Una concorrenza che sta affliggendo anche i negozi monomarca.
Gli operatori che hanno ottenuto i risultati migliori sono quelli che hanno puntato su una selezione attenta del campionario e sulla scelta di marchi a distribuzione rarefatta, dunque più particolari e non massificati. Ma al top delle strategie vincenti si piazza l’arricchimento del prodotto con una gamma di servizi accessori al cliente: sartoria, su misura, consulenza personalizzata e assistenza post vendita. “Il momento è difficilissimo – spiega il presidente degli operatori aretini della moda – la richiesta del mercato non è certo in crescita, il cliente si sta abituando a scegliere con molta attenzione e ha bisogno di giustificare il prezzo che paga. La componente psicologica è quindi importantissima. Per questo vince chi non si limita ad esporre un capo di qualità, ma offre altri servizi che aggiungono valore”.
Alla fine, agli operatori “occorre una doppia dose di ingegno e di lavoro per raggiungere gli stessi risultati del passato. Ma non ci lamentiamo: in certi settori neppure questo basta ad evitare le perdite”.
I capi più richiesti sono stati quelli ad alto contenuto qualitativo: “per molte famiglie i saldi sono ormai una forma di investimento. E, a parità di sconto, i capi migliori e più costosi sono sempre quelli più convenienti da acquistare a fine stagione”. Il freddo, poi, ha impresso un’accelerata al rinnovo del guardaroba: “i più hanno puntato su stivali, scarpe, maglieria, giubbotteria e accessori per il freddo, dal cappello alle sciarpe”.
La Confcommercio aretina mette in luce anche un altro dato interessante dei saldi 2010, ovvero la tendenza ad applicare gli sconti di fine stagione anche ad altri comparti merceologici: non solo abbigliamento e calzature, ma anche articoli per la casa e l’ufficio, gadget di tendenza, cartoleria e arredamento. “Ormai lo strumento dei saldi si sta decontestualizzando e con l’andare del tempo tutte le categorie dovranno farci i conti. Il fatto è che la componente moda nei prodotti è sempre più alta, con tutto ciò che ne consegue in termini di rapido deprezzamento”.
Mentre i saldi invernali si congedano, le vetrine di molti negozi sono già allestite con le collezioni della primavera. “I clienti troveranno collezioni molto appetibili, con un rapporto qualità/prezzo coerente e più sostenibile, visto che la crisi ha spinto molte aziende produttrici a venire incontro alle esigenze dei consumatori – dice il presidente di Federmoda Mantovani – mi auguro quindi che la nuova stagione confermi la fine della discesa ed una nuova stabilità dei consumi per il nostro settore”.