Home Nazionale Leonardo: ”Con Berlusconi è un rapporto difficile’

Leonardo: ”Con Berlusconi è un rapporto difficile’

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MILANO – ''Non posso negare che il nostro rapporto sia difficile. Siamo molto diversi, forse siamo incompatibili. Ma ora non sto pensando a questo: ora penso solo alle 3 partite che mancano''. Leonardo, allenatore del Milan, risponde così alle domande sul rapporto con Silvio Berlusconi. Al patron rossonero sono stati attribuite dichiarazioni secondo cui Leonardo non sarà il tecnico nella prossima stagione.
''A prescindere da quello che ha detto o non ha detto il presidente, non posso negare che il rapporto sia difficile. E' questione di visioni diverse, forse anche di stile'', dice l'allenatore verdeoro'', dice il tecnico brasiliano alla vigilia della sfida casalinga con la Fiorentina. ''Io non ho mai cominciato il 'toto allenatore'. Nel mio rapporto con la squadra, non ho mai creato dubbi. Non ho mai messo voci in giro, ho solo reagito a cose che succedevano. Anche oggi, non penso al futuro. Io non ho nulla di organizzato, non so se torno in Brasile. Non ho parlato con nessuno, non ho niente'', aggiunge Leonardo. ''I giocatori hanno sempre dato tutto, davanti a loro bisogna togliersi il cappello. Io, ripeto, penso solo a chiudere bene il campionato. Cerchiamo il gioco e cerchiamo la vittoria'', afferma ancora.
''Credo che la squadra abbia sempre usato la testa. Altrimenti, non avrebbe fatto quello che e' riuscito a fare. Se pensiamo alla partita persa a Palermo, il Milan ha comunque saputo reagire dopo un avvio complicato'', prosegue Leonardo. ''La squadra non e' mai stata persa, non e' mai stata assente. Non si tratta di essere ottimisti, si tratta di vedere la realta'. Una squadra che non c'e', non riesce a reagire contro il Palermo. Poi, possiamo sbagliare: fa parte del gioco'', dice.
''Non ho mai parlato di futuro perche' non ho mai ritenuto fosse il momento di farlo per questioni ovvie, e non lo e' neanche oggi. Posso dire che non ho mai parlato con nessuno del Flamengo, della nazionale brasiliana, del comitato organizzatore dei Mondiali del 2014. Non ho nessuna proposta ufficiale da nessuno e io non ci penso davvero'', ribadisce Leonardo. ''Il mio rapporto con il Milan e' chiaro: se non saremo in grado di andare avanti, la situazione si chiude nel momento in cui ci stringiamo la mano. Zero euro'', chiarisce ancora. ''Non so cosa succedera', non mi sono posto il problema. Non so nemmeno se torno in Brasile, la mia vita e' aperta. Credo di essere testardo, io credo alle mie cose e le faccio con passione'', afferma. ''Sono al Milan da 13 anni. Ritengo che la mia esperienza in questa societa' faccia parte della parte piu' importante della mia formazione come uomo. La mia maturita' e il mio nuovo inizio di una nuova vita dopo quella da calciatore e' stata tutta al Milan''.
Negli ultimi 270 minuti di campionato, il Milan deve difendere il terzo posto. ''Dipende solo da noi e io ci credo. La squadra vuole reagire dopo la sconfitta di Palermo e ha lavorato in maniera ottima durante la settimana'', dice Leonardo. Dietro, premono Sampdoria e Palermo che si contendono il quarto posto. ''Ritengo che la Sampdoria sia piu' avvantaggiata rispetto al Palermo proprio a livello matematico. Sono comunque due squadre in grande salute che hanno compiuto nel corso di questa stagione grandi imprese soprattutto la Sampdoria. Dovranno comunque incontrarsi, quindi e' difficile fare un pronostico. Io penso al Milan, noi abbiamo quattro punti di vantaggio e credo che potremo fare bene'', aggiunge.
''Quella di domani -dice concentrandosi sul match con la Fiorentina- sara' una sfida molto importante. A San Siro mi aspetto che arrivi una squadra con grandi giocatori. I viola hanno un modo di giocare molto chiaro, hanno fatto bene per un lungo periodo di questa stagione e poi, come e' successo a tutte le squadre, hanno avuto un momento di calo. Sara' una partita difficile e per noi importantissima''.
Una battuta, infine, sulla qualificazione dell'Inter alla finale della Champions League. ''Una squadra che conquista una finale non ci arriva per caso, ma perche' lo merita. L'Inter ha messo tutto e merita di giocarsi la finale''.