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Liberi i tre operatori di Emergency

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Liberi i tre operatori di Emergency

ROMA – Sono tornati liberi i tre operatori italiani di Emergency Marco Gratti, Matteo dell'Aria e Matteo Pagani, arrestati otto giorni fa a Lashkar Gah, nella provincia di Helmand, in Afghanistan. Ad annuncirlo è stato il ministro degli Esteri Franco Frattini esprimendo il suo più vivo compiacimento per la positiva conclusione della vicenda.
"Abbiamo ottenuto quello che era il nostro obiettivo prioritario, e cioè la libertà per i nostri connazionali senza mettere in discussione la nostra posizione di ferma solidarietà con le istituzioni afgane e la coalizione internazionale nella lotta contro il terrorismo in Afganistan", ha sottolineato il ministro.
"Questa conclusione positiva – ha aggiunto Frattini – è il risultato dell'intensa azione condotta dalla diplomazia italiana che ha agito con straordinaria professionalità e discrezione, nel rispetto delle istituzioni afgane che l'italia e la comunità internazionale stanno aiutando a crescere. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla soluzione positiva del caso''. I tre italiani faranno rientro ''nelle prossime ore con un volo speciale''
Soddisfatto dell'epilogo della vicenda il fondatore di Emergency Gino Strada: "Stanno bene e hanno voglia di riprendere il loro lavoro. Ho parlato con loro al telefono a lungo e stanno bene – assicura – Sono tutti molto felici e ora meritano qualche giorno di riposo".
"Siamo felici che sono liberi, non avevo dubbi perché sono completamente innocenti. Aspettiamo il loro rientro e il loro abbraccio con le famiglie", è invece il commento della presidente di Emergency Cecilia Strada. "La loro liberazione – ha sottolineato – è dipesa dal lavoro di tutti sia in Italia che in Afghanistan, hanno cooperato tutti per la loro libertà".
Soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "La liberazione dei tre operatori di Emergency in Afghanistan è motivo di sollievo per noi tutti e, in primo luogo naturalmente, per i familiari. L'intesa raggiunta tra le autorità afgane e il governo italiano – aggiunge il capo dello Stato – garantisce il rispetto dei diritti fondamentali delle persone bruscamente arrestate e pesantemente quanto genericamente accusate, e, nello stesso tempo, la piena corretta disponibilità, nel rispetto delle istituzioni afgane, all'approfondimento delle indagini, sulla base di ogni eventuale ulteriore elemento, da parte della magistratura italiana".
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta dal canto suo ha tenuto a sottolineare che ''il governo Berlusconi non ha mai fatto discriminazioni nei confronti di qulunque cittadino italiano si trovasse in condizioni di difficoltà. Non guardiamo al colore o alle idee di nessuno, guardiamo ai cittadini italiani che hanno bisogno di garanzie e di diritti. Questo abbiamo fatto e questo continueramo a fare''.
Nelle ultime 48 ore gli operatori erano stati trattenuti dalle autorità afgane all'interno di una guest house, riferiscono fonti dell'intelligence sottolineando che "sono stati trattati bene" e che "probabilmente l'epilogo della vicenda sarà l'invito da parte delle autorità di Kabul a lasciare l'Afghanistan. La liberazione dei tre è avvenuta "nel momento in cui gli investigatori afgani hanno verificato che non sono stati raccolti riscontri significativi alle accuse formulate in un primo momento".
Già in mattinata il sito di Articolo21 aveva annunciato come "imminente il rilascio del personale di Emergency dopo un accordo con il ministero degli Esteri che attraverso l'inviato speciale Massimo Iannucci si è fatto relatore di una proposta accettata dall'Amministrazione Afgana".
"A quanto risulta – si leggeva nelle nota riportata dal sito diretto da Stefano Corradino – i servizi segreti non hanno potuto indicare a tutt'ora nessuna prova a supporto delle pesanti accuse e ciò ha convinto il Presidente Karzai a fare in modo che il rilascio avvenga immediatamente anche se per una questione di immagine potrà sembrare che vengano poste delle condizioni, forse l'impegno a considerare la posizione dei 3 funzionari di Emergency in Italia''.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign