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Nucleare: Aie, rinnovabili unico modo per ridurre Co2 in atmosfera

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Nucleare: Aie, rinnovabili unico modo per ridurre Co2 in atmosfera

Roma (Adnkronos) – Il mix di nucleare e rinnovabili è l'unica soluzione possibile in grado di ridurre la quantità di anidride carbonica presente in atmosfera. Infatti, se si vuole ridurre la quantità di gas serra è necessario aumentare entro i prossimi 25 anni la produzione di energia nucleare tra il 52 e il 135 per cento e quella da fonti rinnovabili tra il 75 e il 211 per cento. Nel 2035, quindi, il nucleare da una parte e il solare e l'eolico presi insieme, dovranno coprire ciascuno il 20 per cento dell'energia elettrica prodotta. Sono queste le previsioni di crescita del mix energetico per la quota nucleare-rinnovabili contenute nel World Energy Outlook 2010, il Rapporto dell'Iea, l'International Energy Agency. A illustrare il futuro delle diverse fonti energetiche, e in particolare del nucleare, negli scenari globali, è stato Fatih Birol, il direttore del Centro studi dell'Iea, nell'incontro organizzato dal Forum Nucleare Italiano che si è tenuto presso la Sala della Mercede della Camera dei Deputati. Al dibattito hanno partecipato il vicepresidente della Camera, Rocco Buttiglione, e il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia. A questi hanno seguito gli interventi, moderati dal presidente del Forum, Chicco testa, di Benedetto Della Vedova, vice capogruppo di Futuro e liberta' alla Camera; Gianluca Comin, direttore relazioni esterne di Enel; Marco Enrico Ricotti, professore di impianti nucleari al Politecnico di Milano; Federico Testa, responsabile energia del Partito democratico e Giuseppe Zollino, professore di impianti nucleari presso l'Università di Padova. Secondo l'Iea, il futuro delle diverse fonti energetiche è incerto poichè gli elementi che determineranno l'andamento dei mercati dell'energia non sono prevedibili. In particolare, le maggiori difficoltà dipendono dalle politiche dei governi sulla CO2, dai sussidi alle diverse fonti, dall'innovazione tecnologica, dall'evoluzione della situazione ambientale e dall'opinione pubblica. Per questa ragione l'Iea ha disegnato tre scenari energetici per il futuro, in un periodo compreso tra il 2008 e il 2035, che corrispondono a diversi interventi della comunità internazionale e dei governi. In tutti e tre i casi il nucleare e le energie rinnovabili giocheranno un ruolo significativo. Il primo, 'Politiche attuali', è quello più conservativo e non prevede alcun cambiamento rispetto alle politiche energetiche attualmente applicate. Il secondo, 'Nuove politiche', presuppone che i governi attuino con gradualità le decisioni già annunciate negli ultimi anni – in particolare quelle previste dalla Conferenza di Copenhagen di dicembre del 2009 – per ridurre le emissioni dei gas serra, così come gli incentivi alle fonti fossili. Si tratta di decisioni che il Rapporto Iea giudica largamente insufficienti per raggiungere l'obiettivo di ridurre a due gradi l'aumento della temperatura terrestre; un obiettivo che la grande maggioranza dei climatologi ritiene necessaria per evitare cambiamenti catastrofici. Il terzo scenario, battezzato '450', indica invece la strada più virtuosa, quella che dovrebbe essere percorsa per contenere l'aumento della temperatura sotto il limite dei due gradi; un risultato che potrà essere raggiunto solo se la concentrazione di CO2 (o gas equivalenti) nell'atmosfera non supererà le 450 parti per milione (p.p.m.). Oggi questa concentrazione vale circa 380 p.p.m.

Articlolo scritto da: Adnkronos