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Ondata di furti nelle ditte orafe aretine

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Arezzo – «Potenziare numericamente gli organici di polizia municipale e prendere accordi con la vigilanza privata». Secondo il Vicepresidente Vicario del Gruppo Pdl in Consiglio regionale Paolo Enrico Ammirati è da qui che si può cominciare a dare un segnale di contrasto alla vera e propria ondata di furti che sta interessando nelle ultime settimane le ditte orafe aretine.

Protagonista, secondo Ammirati, deve essere l’amministrazione comunale: «Da anni – ricorda l’esponente del Pdl – sollecito il sindaco Fanfani affinché stringa accordi con gli istituti di vigilanza privata e affinché potenzi gli organici della polizia municipale. Oggi assistiamo all’inquietante raffica di furti nelle aziende orafe, è vero, ma è da un pezzo che ad Arezzo la coperta della sicurezza si dimostra corta, con gli operatori delle forze dell’ordine che, pur lavorando alacremente e costantemente, non ce la fanno a stare al passo con l’escalation criminosa di cui purtroppo è ormai oggetto anche la nostra città. E il Comune qualcosa può fare eccome. Non foss’altro che per dare alla città il segnale della presenza istituzionale a presidio del territorio. Più polizia municipale, dunque, e non per fare le contravvenzioni: serve la presenza fisica su piazze, strade e zone a rischio della città. Solo così si può sperare di creare un deterrente al germinare di fenomeni come quello di cui oggi sono vittime gli orafi, ma domani chissà».

I fatti, osserva Ammirati, destano allarme: «La cronaca di questi fine settimana di furti agli orafi lancia segnali gravi e pericolosi, che preoccupano sotto molteplici aspetti anche perché l’oro è in grado di attirare non la malavita da due soldi, bensì i grossi gruppi della criminalità organizzata che, una volta messe le mani sulla città, difficilmente sarebbero poi disposti a mollarla».