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Polemiche per lo spot pro-eutanasia trasmesso dai Radicali su Rai3

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Polemiche per lo spot pro-eutanasia trasmesso dai Radicali su Rai3
Anziani

Roma (Adnkronos/Adnkronos Salute) – L'associazione Luca Coscioni e' riuscita a trasmettere su Rai Tre, in uno spazio autogestito dalle associazioni, lo spot pro-eutanasia che aveva gia' suscitato polemiche dopo la decisione di Telelombardia di mandarlo in onda e la sua diffusione online. Il filmato, realizzato in Australia e tradotto in italiano dall'associazione radicale, e' stato trasmesso questa mattina alle 9 sulla terza rete Rai, all'interno del programma 'Dieci minuti di… programmi dell'accesso'. Nello spot un malato terminale racconta la malattia e chiede al Governo di avere liberta' di scelta. Immediate le polemiche dopo il 'blitz' dei Radicali. Il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella punta li dito contro "una campagna politica, prima che ideologica, per introdurre l'eutanasia nel nostro Paese". "La stessa campagna – aggiunge Roccella in una nota – a cui abbiamo assistito nel corso della trasmissione su Rai 3 di Fazio e Saviano, 'Vieni via con me', durante la quale lo spazio sulla televisione pubblica e' stato concesso soltanto alla propaganda pro-eutanasia, mentre la possibilita' di avere voce e' stata negata a chi si occupa quotidianamente dei piu' fragili". Il Movimento per la vita chiede chiarimenti all'autorità di vigilanza della Rai e in particolare che si chiarisca "se la messa in onda sia stata autorizzata dalla struttura o se si sia approfittato di un omesso controllo da parte dei responsabili". Lo spot, "proprio per il suo messaggio estremamente negativo – prosegue il comunicato – era gia' stato bloccato dell'Authority della televisione australiana, dove doveva originariamente essere mandato in onda. Invece e' stato il nostro Paese, di fatto, il banco di prova di questa nefasta pubblicita' che e' solo l'ultimo episodio (in ordine di tempo) di una strategia eutanasica che mira, complici diversi mezzi di comunicazione, a propagandare la 'dolce morte'". Secondo il Movimento per la vita, "minimizzare l'accaduto significherebbe avallare l'idea che esistono vite umane meno degne di altre di essere vissute, come dimostrano i recenti elogi del suicidio di Mario Monicelli", conclude la nota.

Articlolo scritto da: Adnkronos