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Usa, il Tea Party avanza

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Washington – (Adnkronos) – Negli Stati Uniti sembra ormai essere arrivato il 'tea time' per gli elettori repubblicani. Ancora una volta, infatti, il movimento ultraconservatore, nato la scorsa estate dalla protesta della base contro le politiche fiscali e la riforma sanitaria dell'amministrazione democratica, è riuscito ad imporre, a sorpresa, un proprio candidato alle primarie del Grand Old Party.
In Delaware ieri Christine O'Donnell, candidata praticamente senza nessuna chance fino a poche settimane fa quando è arrivato il sostegno, anche finanziario, del Tea Party, ha sconfitto il moderato Michael Castle, che per mesi era stato considerato il candidato repubblicano in pectore per il seggio al Senato del piccolo Stato del nord est alle elezioni di novembre.
E la vittoria della O'Donnell, che nelle scorse settimane ha avuto anche l'appoggio di Sarah Palin, ormai leader morale del nuovo movimento della destra, e della Nra, la potente lobby delle armi, potrebbe non essere una buona notizia per il partito repubblicano. I sondaggi infatti indicavano che Castle, ora deputato ma in passato governatore molto apprezzato dello Stato, era il repubblicano con le maggiori chance di ottenere un seggio al Senato nello Stato che ora ha un governatore e due senatori democratici.
Anzi Castle veniva dato come favorito nel duello con il democratico Chris Coons per il seggio che fino a due anni fa è stato per decenni del vicepresidente Joe Biden. Ora, invece, la vittoria dell'ultraconservatrice O'Donnell viene vista come vera manna dal cielo dai democratici, che vedono allontanarsi il rischio di una pesante sconfitta in un loro bastione elettorale. "Salvo sbagliarmi sugli elettori del mio Stato, è veramente difficile pensare come, anche in un anno elettorale così difficile, Christine O'Donnell, possa ottenere il 50% dei voti a novembre", ha infatti dichiarato David Plouffe, il manager della campagna presidenziale di Barack Obama che è nato in Delaware e che arriva addirittura a dire "grazie alla Palin" per aver aiutato la conservatrice a sconfiggere il moderato. E' ancora più schietta, e soddisfatta, l'analisi politica di Tim Kaine, presidente del Democratic National Committee: "riteniamo di avere ora molte più opportunità di quelle che avremmo avuto senza i candidati del Tea".
Infatti Castle è finora l'ottavo repubblicano, in carica o sostenuto dall'establishment del partito, che viene sconfitto da un candidato, solitamente privo di passate esperienze politiche, sostenuto dal Tea Party che finora, quindi, ha canalizzato contro lo stesso Gop il voto di protesta. E la lista dei "tea candidate" potrebbe allungarsi, visto che in New Hampshire, uno dei sette stati dove ieri si sono svolte le primarie, è ancora in corso lo spoglio e viene data in testa Kelly Ayotte, ex attorney general dello stato sostenuta dalla Palin.

Articlolo scritto da: Adnkronos