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Aggregazione e qualificazione: priorità di CNA per il settore orafo

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Aggregazione e qualificazione: priorità di CNA per il settore orafo

Arezzo – A fine settimana aprirà la Fiera di Vicenza. CNA Arezzo parteciperà con 22 imprese e i vertici dell’associazione. Con due obiettivi: verificare le possibilità di ripresa del settore e rilanciare la proposta dell’aggregazione delle piccole imprese.
“La situazione continua ad essere drammatica – commenta Valter Bondi, Presidente degli orafi CNA.
Il saldo delle imprese di settore attive in provincia di Arezzo ha raggiunto il minimo storico: 1300 unità con un saldo negativo di poco inferiore alle 100. Dal 2005 al 2010 in provincia si è passati da circa 1.580 imprese a 1.304 con una media di 55 imprese in meno ogni anno. Nel corso del 2010 la crisi sembra aver colpito ancora più duro costringendo quasi 100 imprenditori a cessare l’attività”.
Arezzo continua comunque a reagire. “I nostri dati sono meno negativi di quelli di altri poli orafi italiani. E questo conferma che la “lezione” della crisi si è tradotta in una strategia di diversificazione, qualificazione e innovazione del prodotto. Arezzo non è più la capitale del “catename” e siamo in grado di competere con realtà quali Vicenza e Valenza. Siamo diventati più concorrenziali e, contemporaneamente, abbiamo cercato di mantenere nelle aziende il capitale più importante e cioè quello umano”.
C’è infatti un forte divario percentuale, in provincia di Arezzo, tra il calo del fatturato e della produzione da una parte e quello dell’occupazione dall’altra. Quest’ultimo è attestato, se osserviamo i dati 2009, al 7% contro un calo degli altri due indici che supera il 22%. “Questo risultato – commenta Valter Bondi – è anche il frutto dell’azione congiunta delle associazioni di categoria e della Regione Toscana. Il Fondo che ha finanziato le imprese che si sono assunte l’impegno a non ridurre l’occupazione per un anno, si è rivelato una mossa vincente”.
Quindi si resiste e si pensa al futuro. “Continuiamo ad essere convinti che l’aggregazione di imprese sia non solo una strategia utile ma addirittura indispensabile – commenta il Presidente provinciale di CNA Andrea Sereni. – La dimensione media delle nostre imprese non è più di aiuto ma rischia di essere un freno alla possibilità di fronteggiare la crisi. Oggi queste aziende non hanno, ad esempio, la possibilità di competere con successo sul terreno della commercializzazione e della presenza sui mercati esteri”.
Arezzo non ha, purtroppo, una tradizione in questo senso. L’individualismo è anche a livello di imprese. “Ma oggi i tempi sono cambiati e dobbiamo superare atteggiamenti e soluzioni che fanno ormai parte del passato. – chiarisce il Presidente Sereni – CNA pensa ad associazioni temporanee d’impresa che salvaguardino l’identità e la storia delle singole aziende ma che siano in grado di realizzare economie di scala, in modo particolare nel settore commerciale. Siamo ormai in molti a sostenere il network come la strada migliore per salvare le piccole e medie aziende a rischio, evitando chiusure e licenziamenti. In passato l’organizzazione locale o il distretto riuscivano a garantire, a costi relativamente bassi, le risorse necessarie allo sviluppo e alla crescita delle imprese, ma oggi quel modello stenta a sostenere la competizione e a generare valore aggiunto.
Questa è l’indicazione di CNA per il prossimo futuro. Intanto, da sabato, si potranno leggere i nuovi segnali di mercato da Vicenza.