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Anghiari, ritrovate strutture romane sotto il Palazzo Pretorio

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Anghiari, ritrovate strutture romane sotto il Palazzo Pretorio

Anghiari – Il ritrovamento di strutture romane sotto il pavimento dei locali a piano terra del Palazzo Pretorio pone sotto una nuova luce l'antico edificio che si trova nel cuore di Anghiari.

Il Comune di Anghiari ha iniziato nel maggio 2010 i lavori di restauro di Palazzo Pretorio.

Questi sono stati finanziati per la parte strutturale e distributiva con fondi del Sisma 1997 e dell'Unione Europea. La Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha invece finanziato la parte più strettamente legata al restauro alle opere d'arte e alla riqualificazione culturale dell'edificio.

Palazzo Pretorio nasce come sede del potere del Vicariato di Anghiari nel XIV secolo.

E' un edificio dalle stratigrafie architettoniche molto interessanti e cronologicamente ampie, le quali abbracciano la storia di Anghiari dal Medio Evo fino al XX secolo.

Per questo può essere considerato uno degli edifici più rappresentativi della storia di questo Borgo Toscano.

Nel corso dei lavori di restauro, il Comune ha ritenuto opportuno coinvolgere la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana per quanto riguardava gli scavi all'interno del Palazzo.

La Soprintendenza, ben disponibile a collaborare con l'Amministrazione Comunale e con gli Anghiaresi, da sempre sensibili all'archeologia, avvalendosi di una Cooperativa di Archeologi (Cooperativa Archeologia di Firenze), ha assistito archeologicamente a tutti gli interventi di rimozione della terra nei vani a piano terra, finché, nel vano accanto alla Cappella dell'Antico Tribunale, affrescata con pitture quattrocentesche, sono venute in luce alcune strutture di grande rilievo per consistenza e significato storico.

Nel corso dei lavori sono emerse, a livello delle fondazioni, strutture antecedenti all'attuale configurazione del Palazzo, indicative del fatto che l'edificio appoggia su strutture preesistenti, tra le quali, oltre ad un muro a scarpata di notevole spessore forse appartenente ad una torre imponente, una probabile cisterna di epoca almeno medievale, di grandi dimensioni e coperta da una volta in calcestruzzo, parzialmente vista negli anni Settanta del Novecento, che corre sotto l'ambiente della Cappella e il pavimento della piazza in mattoni antistante il Palazzo Pretorio.

Ma, soprattutto, appare di notevole rilevanza il ritrovamento a poco meno di un metro e mezzo di profondità dal vecchio pavimento della stanza adiacente alla Cappella di una vasca (vedi foto) rivestita con coccio pesto di colore rosso, profonda circa 120 cm, con all'interno due gradini.

La vasca, evidentemente parte di un edificio, la cui dimensione ed estensione sarà in futuro, auspicabilmente, da verificare, dovrà essere terminata di scavare, così da poterne precisare meglio la funzione che, ad oggi, sembra riferibile ad un impianto produttivo o a un impianto termale.

Si fa notare che è la prima volta in assoluto che ad Anghiari è possibile documentare stratigraficamente in uno scavo archeologico una struttura romana in posto, la cui presenza, tra l'altro permette di anticipare l'insediamento della collina di Anghiari da epoca altomedievale e, più sicuramente, medievale, all'epoca romana.

Il recupero stratigrafico, inoltre, di ceramiche e monete di epoca romana imperiale negli strati di riempimento della vasca stessa, apre una finestra di grande portata storica sul popolamento dell'Alta Valtiberina in epoca romana.

La notizia è stata diffusa dall'Ing.Enrico Montini responsabile dei lavori di restauro del Palazzo Pretorio di Anghiari e dalla Dr.ssa Monica Salvini della Sovrintendenza Beni Archeologici della Toscana.