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Archivio Vasari, acquirente russo si ritira

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Archivio Vasari, acquirente russo si ritira

Roma, 20 gen. – (Adnkronos) – Il compratore designato dell'Archivio Vasari di Arezzo, il magnate russo Vassilij Stepanov, si sarebbe ritirato dall'affare. E' quanto scrive il ''Corriere della Sera'' citando un'ampia inchiesta del quotidiano tedesco ''Frankfurter Allgemeine'', che ha intervistato lo stesso Stepanov, 44 anni, ex ufficiale delle forze di sicurezza russe, membro del consiglio di amministrazione della societa' immobiliare Ross Group di Mosca, che aveva opzionato l'Archivio Vasari per 150 milioni di euro. Secondo Stepanov, interpellato dal giornale tedesco, gli eredi proprietari dell'Archivio Vasari, la famiglia Festari, non avrebbero mostrato ''una seria volonta' di concludere l'affare''. I Festari, sostiene Stepanov, ''avrebbero voluto costringere il governo italiano a comprare l'Archivio per una somma altrettanto alta''. I quattro fratelli che hanno ereditato l'Archivio di Arezzo, avevano fatto sapere che il contratto definitivo sarebbe stato firmato entro la fine dello scorso mese di dicembre. Poi il loro legale aveva precisato che la firma ci sarebbe stata entro meta' gennaio. Ma Stepanov ha dichiarato al giornale tedesco di non avere contatti con i Festari da mesi e di non essere neppure in possesso di una copia del contratto. Insomma, il caso Vasari si complica ulteriormente. ''Le sue dichiarazioni -commenta Diana Toccafondi, alla guida della Soprintendenza Archivistica per la Toscana – sono una conferma dei sospetti e delle perplessita' che abbiamo da tempo noi, il ministero e la magistratura''. Toccafondi ha confermato disponibilita' del ministero ad esercitare il diritto di prelazione sulle carte Vasari: ''Certamente non pagando 150 milioni di euro, cifra assolutamente fuori mercato, ma acquistando alla corretta valutazione fatta dal perito del tribunale di Firenze: 2,5 milioni di euro. Questo denaro e' gia' pronto e spero possa essere speso per mettere finalmente la parola fine a tutta la vicenda''. Del resto, ricorda Toccafondi, il recente dissequestro dell'Archivio non significa che l'inchiesta della magistratura si sia fermata. La notizia del ritiro del compratore russo ''non corrisponde a quanto mi hanno riferito finora i fratelli Festari'' afferma perĂ² all'ADNKRONOS l'avvocato Guido Cosulich, legale della famiglia proprietaria dell'Archivio Vasari di Arezzo promesso per 150 milioni di euro alla societa' immobiliare Ross Group di Mosca, di cui Stepanov e' membro del cda. ''I Festari mi hanno anche detto che avevano incontrato il signor Stepanov a meta' dicembre scorso e in quell'occasione disse loro che era sua intenzione andare avanti nell'acquisto, tanto da voler arrivare al piu' presto a firmare l'atto finale davanti al notaio'', ha affermato Cosulich. L'avvocato aretino ha precisato tuttavia che la sua assistenza legale non si occupa della parte commerciale dell'affare ma solo di quella giuridica, anche nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla Procura di Roma per chiarire i lati oscuri dell'intera vicenda, a partire dal prezzo di vendita che appare spropositato. ''I miei clienti sono in attesa di fissare un nuovo incontro con Stepanov e quindi arrivare al contratto definitivo di vendita'', ha aggiunto l'avvocato Cosulich. E se l'affare con i russi dovesse saltare? A parte il diritto di prelazione che potrebbe esercitare il ministero dei Beni culturali, potrebbero rientrare in gioco gli americani. Nel luglio 2009, ha ricordato Cosulich, un'istituzione statunitense (non e' stato precisato se un museo o un'universita') offri' tra 90 e 100 milioni di euro per le carte di Giorgio Vasari. ''I contatti con gli americani potrebbero riprendere, perche' loro aspettano l'evoluzione dei fatti per fare eventuali nuove mosse''.

Articlolo scritto da: Adnkronos