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Don Antonio Mazzi alla Scuola per Genitori di Confartigianato

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Don Antonio Mazzi alla Scuola per Genitori di Confartigianato

"Adolescenza, periodo straordinario. Ma i figli sono torrenti in piena e ci vogliono entrambi gli argini: mamma e papà"
Pedagogista ed educatore, ma sopratutto, sacerdote. Don Antonio Mazzi ha tenuto la scena da vero protagonista giovedì sera all'Etrusco Hotel di Arezzo per l'ultima lezione dell'edizione 2010-2011 della Scuola per Genitori di Confartigianato.
Don Mazzi, istrione e mattatore, si rivolge direttamente ai 300 genitori presenti in sala e li apostrofa a più riprese: "Capito? Capito?".
Si sofferma sopratutto sul periodo più delicato, l'adolescenza, che definisce come strategico per il futuro. "L'adolescenza – dice don Antonio Mazzi – è la vera nascita per vostro figlio, il periodo nel quale si forgia la persona che sarà. E se da zero a tre anni, per il bambino, è indispensabile la mamma, per l'adolescente da 10 a 13 indispensabile è il padre." E se non c'è? La risposta di Don Mazzi è lapidaria: "Allora, siamo fregati". Ma poi continua: "Non c'è nulla che non si può recuperare, e se avete sbagliato qualcosa negli anni precedenti, potete recuperare in questa fase. Non abbiate fretta di buttare fuori di casa vostro figlio, fino a 20 anni si è adolescenti."
Sono tante le metafore che usa Don Mazzi per far capire cosa va inteso per adolescenza: "Se la vita è un mistero, l'adolescenza è mistero nel mistero". E l'adolescente è "un torrente in piena", mentre il bambino piccolo "un torrente tranquillo". E ancora l'adolescente è: "un puledro". Oppure, mutuando Saint Exupery (ma non dal "Piccolo Principe" – precisa subito – bensì da "La cittadella") è …"Un tronco d'albero che nasce e cresce dentro una casa e va a cercare la luce e il sole." E per questo è capace anche di "buttare giù la casa". Ma Don Mazzi incalza, sempre più provocatorio: "I figli sono fatti per buttare giù la casa. Cominciate e tremare!" E poi spiega, e dopo la provocazione, ora rassicura: "I figli sono il futuro, sono una profezia, sono la speranza. Per questo importa che le radici siano profonde. E se le radici sono profonde, non ci saranno problemi, invece se mancano le radici, alla prima botta, al primo 4 in matematica, alla prima difficoltà succederà una tragedia. Quanti ragazzi, straordinari, ma che non hanno le radici vanno in crisi alla prima botta!". Ai genitori Don Mazzi ricorda ancora: "i figli non sono vostri" i figli sono "liberi" ed è "un errore pensare che il figlio sia nostro" e per questo "non deve tribolare, non deve far fatica, non deve avere un insegnante antipatico …e voi lì a controllare, come se fosse un fiorellino. Magari tagliate qualche rametto qua e là, ma non guardate il tronco, non guardate le radici". "Tutti belli i figli di oggi sembrano disegnati da Michelangelo, ma dentro? Non c'è la linfa. E come fanno a stare in piedi se non hanno la linfa?".
Poi la metafora si sposta sulla somiglianza fra l'adolescente e un "torrente in piena" . E Don Mazzi va giù, implacabile: "Se il torrente è in piena ci vogliono le sponde, gli argini. Tutti e due, capito?" Già, perché gli argini sono due: "Uno il papà, l'altro la mamma." E allora? "Allora, cari genitori, andate a casa e fatevi due domande: Ci sono ancora due sponde? Che siate ancora marito e moglie o no, le due sponde ci devono essere, se avete messo al mondo un figlio. Capito?" E se non bastasse: "Il figlio è figlio della vostra maturità, non della vostra depressione, della gratuità e non dell'egoismo." Un passaggio per tracciare, netta, la differenza fra innamoramento e amore. Infine un consiglio: "Alla sera, fate la cena in santa pace con i vostri figli. Spegnete la tv, ve lo chiedo come un fioretto!". Ma se qualche curioso volesse sapere come si rovina un figlio in dieci mosse, lui risponde ironicamente: "Volete tirarlo su male? ditegli che è nato in un momento sbagliato e magari che lo volevate di sesso diverso." Oppure: "Ditegli: tesoro mio, meno male che ci sei tu, sennò me ne ero già andato/a di casa." E ancora: "Viziatelo: Vuoi la fettina, il gelato, la cotoletta…?" E infine ditegli: "Accendi la Tv e non rompere, perché ho da fare". Parola di Don Mazzi: "il successo è garantito: così rovinerete vostro figlio".