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Federalismo, conto alla rovescia per il voto

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Roma, 2 feb. (Adnkronos) – Si va verso la compartecipazione dell'Iva verso i Comuni. A quanto si apprende sarebbe questa la nuova proposta fatta dal ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, da inserire nel decreto municipale in discussione nella Commissione per l'attuazione del federalismo fiscale. La possibilità per i Comuni di attingere ad una parte dell'Iva sul valore aggiunto verrebbe inserita in un secondo momento, rispetto all'entrata in vigore del dlgs e andrebbe a sostituire la compartecipazione Irpef fissata dal provvedimento al 2%. Le votazioni della Commissione sul decreto municipale si svolgeranno domani mattina. L'ufficio di presidenza ha stabilito che alle 11.30 inizierà la seduta della bicameralina e alle 12.45 le votazioni. Mentre alle 13.30 è stata fissata una conferenza stampa del presidente Enrico La Loggia che oggi, ai microfoni di Omnibus, su La7, ha annunciato che ''anche nel caso ci sia parità in Commissione bicamerale, la legge prevede che il governo possa comunque varare il decreto sul Federalismo". Pareggio probabile considerata anche la conferma del 'no' da parte dell'Idv. "L'Italia dei Valori ha deciso all'unanimità di dire no al federalismo fiscale. Questo voto, infatti, è diventato una verifica politica sul governo Berlusconi e noi dell'Idv non vogliamo certo tenerlo in vita'', ha ribadito il presidente dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, ai microfoni di 'Radio Anch'io'. Confermano le loro obiezioni le forze d'opposizione. ''Il ministro Calderoli per tentare disperatamente di piantare la bandierina federalista per la campagna elettorale, tratta il fisco municipale come fosse al mercato – ha osservato Stefano Fassina, responsabile economico del Pd -. Ieri, come se si trattasse di un dettaglio, ha cambiato la fonte fondamentale di finanziamento dei comuni: dalla compartecipazione all'Irpef, alla compartecipazione all'Iva. Irpef ed Iva sono imposte diversissime, con una distribuzione territoriale diversissima, con una elasticità al ciclo diversissima''. No anche dall'Udc. "Alla Lega abbiamo chiesto i numeri: quanto costa il federalismo? Solo ora scopriamo i numeri veri dai quali risulta che la gente pagherà più tasse", ha detto il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. In linea Fli. "Siamo stati a favore del Federalismo fiscale, siamo stati a favore fin dal principio. Ma dovevano togliere le tasse e invece le aumentano. Ridurre la pressione fiscale e responsabilizzare i comuni: questo ci avevano spiegato. E' un decreto fatto male perché aumenta la pressione fiscale", ha rimarcato Italo Bocchino (Fli) a Omnibus, su La7.

Articlolo scritto da: Adnkronos