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Gervasi, storia della democrazia e della CNA

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Arezzo – Il 4 aprile CNA ricorderà a Foiano della Chiana la figura di Galliano Gervasi e il suo grande contributo offerto alla democrazia nel nostro paese e alla nascita e allo sviluppo dell'Associazione.
L’iniziativa si terrà alle ore 17 alla Galleria Furio del Furia in collaborazione con il Comune di Foiano.
I lavori saranno aperti dal saluto del Presidente Andrea Sereni e dall’intervento del Sindaco Franco Parigi. Il professor Ivo Biagianti illustrerà poi la figura e la storia di Galliano Gervasi mentre il Direttore CNA Giuseppe Ginepri si soffermerà sulla nascita e sullo sviluppo del sistema associativo. Le conclusioni saranno tratte da Sergio Silvestrini, Segretario Generale di CNA Nazionale che non ha voluto mancare questo appuntamento con le radici storiche di CNA Arezzo e che affronterà le sfide future che investono la rappresentanza.
Il punto di partenza della riflessione sarà la data del 31 dicembre 1947 quando ventiquattro imprenditori artigiani fondarono un’associazione di mutua assistenza denominata "Federazione Artigiani della Provincia di Arezzo" con lo scopo di promuovere l'organizzazione degli artigiani della provincia di Arezzo per contribuire alla loro tutela, difendere i loro interessi, rappresentarli nei confronti di qualsiasi autorità, amministrazione, altre associazioni, aderire agli organismi nazionali e portare il proprio contributo alla causa dell'artigianato.
Galliano Gervasi, falegname foianese, era uno dei fondatori e assunse la Presidenza dell’Associazione. Eletto Senatore nel primo Parlamento repubblicano, fu portavoce degli interessi del mondo artigiano svolgendo un ruolo determinante a favore della normativa di settore e contribuendo all’approvazione della futura legge quadro dell’artigianato emanata nel 1958.
CNA ne ricorda la figura con questa iniziativa e rende omaggio a un uomo che, oltre 60 anni fa, pensò che unirsi fosse importante collaborando con la sua azione allo sviluppo dell'artigianato, all'elevamento economico e sociale della piccola impresa ed alla sua crescita democratica e civile.
Quel percorso, iniziato nel dopoguerra, continua ancora oggi e i 24 artigiani sono diventati 4.500, uno dei tasselli importanti dell’economia di questo territorio.