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Immigrati, a Lampedusa, sbarchi a raffica

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Immigrati, a Lampedusa, sbarchi a raffica

Roma, 9 feb. – (Adnkronos) – A fronte dell'ondata di sbarchi di immigrati provenienti dal Nord Africa, in particolare dalla Tunisia, le forze dell'ordine italiane hanno elevato l'attenzione nei controlli sulle identita' dei clandestini. Nei giorni scorsi lo stesso ministro dell'Interno, Roberto Maroni, aveva sottolineato il "rischio che gli ultimi sbarchi sulle coste italiane in questi giorni abbiamo portato molti evasi dalle carceri, e che vi possano essere degli infiltrati di Al Qaeda del Maghreb", evidenziando anche la difficolta' di attuare procedure di rimpatrio verso alcune nazioni dell'area in quanto "ora tutti si dichiarano rifugiati politici e chiedono asilo". Analisi che Maroni ha ribadito oggi, affermando: "Temevo questa emergenza dopo la crisi della Tunisia. Li' e' crollato lo Stato, sono venute meno le istituzioni e lo stesso sta avvenendo in Egitto. A Lampedusa si stanno moltiplicando gli sbarchi in particolare dalla Tunisia si sta determinando una fuga di massa. L'attenzione e' massima e l'abbiamo alzata". Maroni ha affermato anche: "c'e' il rischio di una vera e propria emergenza umanitaria", posto che "in fuga da quei paesi stanno arrivando centinaia di persone sulle coste italiane. Stiamo mettendo in campo tutte le iniziative per fronteggiare questa crisi umanitaria". Maroni ha quindi annunciato la convocazione per giovedi' prossimo del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza "cui ho invitato anche il ministro degli Esteri, per decidere le misure piu' idonee, gli ho chiesto naturalmente il coinvolgimento della Comunita' europea, perche' gli strumenti necessari per porre rimedio a questa situazione non possono essere messi in campo solo dall'Italia". Proprio per fare pressing sulla Ue oggi Maroni ha inviato una lettera alla Presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea e alla Commissione europea, per far inserire tra gli argomenti all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Giustizia Affari Interni appunto il tema della crisi nei paesi del Nord Africa e i riflessi sull'immigrazione e sulla sicurezza interna in Europa. Sullo stesso fronte il ministro degli Esteri, Franco Frattini, afferma che oltre mille immigrati sbarcati in tre giorni a Lampedusa rappresentano "un allarme vero e noi l'avevamo previsto. E' per questo -ha aggiunto- che gia' la settimana prossima sara' in Italia il nuovo ministro degli Esteri della Tunisia". Il ministro tunisino arrivera', ha spiegato Frattini, "proprio per riconfermare gli accordi di collaborazione". "C'e' una vera e propria emergenza migratoria – ha ribadito il titolare della Farnesina – e noi non possiamo immaginare che l'Italia sia come sempre il luogo dove tutti arrivano e tutti restano. Con la Tunisia avevamo una eccellente collaborazione, la dobbiamo confermare. La confermeremo con il ministro che verra' da me nei primi giorni della settimana", ha concluso Frattini. Frattini ha poi nuovamente parlato di un piano Marshall contro gli sbarchi. La proposta significa, ha spiegato "avere un po' piu' di visione a medio termine, vuole dire non limitarsi all'emergenza. Pensare -ha proseguito- che questi paesi, Tunisia, Algeria, Egitto, ma anche altri, richiedono una strategia in cui l'Europa metta a disposizione fondi assai piu' sostanziosi per lo sviluppo economico, per i giovani, per gli studenti, per le universita'". In altre parole, ha ribadito il ministro, serve "un piano Marshall per evitare che la disperazione innesti flussi di immigrazione. Questo -ha concluso- e' il pericolo". La meta privileggiata del flusso di clandestini e' tornata ad essere l'isola di Lampedusa, con oltre 800 arrivi tra ieri e l'alba di oggi, quando ne sono arrivati 181, anche in questo caso in gran parte apparentemente provenienti dalla Tunisia. Altri due barconi con a bordo 100 clandestini ciascuno sono stati segnalati nel primo pomeriggio, e ancora altre due imbarcazioni con a bordo complessivamente 95 extracomunitari, per un totale di 295 immigrati che entro questa sera arriveranno al porto di Lampedusa. "Stiamo monitorando la situazione attenatamente", affermano dalla prefettura di Agrigento, competente per territorio. "Per il momento il centro di accoglienza di Lampedusa non sara' aperto. Vedremo se l'ondata di nuovi sbarchi prosegue e se il fenomeno dovesse degenerare allora decideremo sul da farsi". Lo ha detto all'ADNKRONOS la senatrice Angela Maraventano, Lega Nord, la 'pasionaria' di Lampedusa che da sempre si e' occupata del fenomeno immigrati. "Certo i numeri stanno aumentando – ha ammesso la senatrice – pero' per il momento il centro di accoglienza resta chiuso". A chiedere la riapertura del centro di accoglienza sono state due deputate del Pd, Rosa Calipari e Alessandra Siragusa.