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Influenza: Iss, circa 300 mila italiani a letto, decessi nella norma

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Roma, 19 gen. (Adnkronos Salute) – Circa 300 mila italiani sono a letto con l'influenza, e il picco è atteso fra gennaio e febbraio. "Ma non ci aspettiamo una grande epidemia e anche il numero di morti rientra nella normalità. La situazione è sotto controllo. Certo, se tutte le persone a rischio si vaccinassero, il pericolo sarebbe ridotto al minimo". A ribadirlo, dopo che una donna è deceduta ieri in Veneto e il numero delle vittime dell'influenza stagionale in Italia è salito a 10, è Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss). "Il tasso di letalità", cioè la stima che si ottiene dividendo il numero totale dei malati e il numero dei deceduti, "anche quest'anno è molto inferiore all'1 per mille" assicura Rezza all'Adnkronos Salute. "E' normale – prosegue – che all'aumentare del numero di infezioni, come accade in questo periodo, cresca anche quello di casi gravi e di decessi. Un fenomeno che rientra però nella norma". "In più – rileva Rezza – il virus prevalente, l'A/H1N1, non è mutato e la sua aggressività è la stessa dell'anno scorso", quando era un virus pandemico e si diffondeva "peraltro molto più velocemente. Non bisogna dimenticare, poi, che non circola solo questo virus, che è comunque quello prevalente, ma anche il B e l'A/H3N2. Non tutto l'impatto deriva dunque dal virus ex-suino". Secondo Rezza, "se tutte le persone che sono a rischio si vaccinassero, il pericolo si ridurrebbe di molto. Ma storicamente vige una sorta di reticenza nei confronti della vaccinazione antinfluenzale". Secondo i dati dell'Iss, la frequenza con cui insorgono casi di influenza, pur essendo assai diversa da epidemia a epidemia, si aggira intorno al 10-20% della popolazione generale. Il sistema di sorveglianza epidemiologica e virologica ha stimato un'incidenza nella popolazione generale pari al 5%, mentre nella fascia d'età 0-14 anni, che è quella più colpita, l'incidenza è circa del 15%. Durante le pandemie, l'incidenza può raggiungere anche il 50% della popolazione generale. "A fronte dell'aumento del numero dei casi di influenza registrato nelle ultime settimane attraverso il sistema di sorveglianza Influnet – scrivono gli esperti del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell'Iss sul sito dell'Istituto – ci si aspetta un incremento di malattie gravi e decessi associati all'influenza, che tuttavia rientra nell'atteso. Ogni anno, infatti, durante le normali stagioni influenzali, anche nel nostro Paese l'influenza causa un eccesso di mortalità, pari a una media stagionale di circa 8.000 decessi considerando tutte le cause di morte e di circa 1.000 decessi considerando come causa di morte soltanto polmonite e influenza".

Articlolo scritto da: Adnkronos