Home Cronaca L’ultimo saluto del Parco a Michele Padula

L’ultimo saluto del Parco a Michele Padula

0

Bibbiena – Si è spento venerdi pomeriggio a Bibbiena Michele Padula, ex amministratore delle riserve demaniali oggi comprese nel Parco nazionale della Foreste casentinesi.

Nato a Firenze nel 1932, si era laureato in scienze forestali nella stessa città.

Entrato nel 1956 nel Corpo forestale dello Stato, aveva lavorato prima in Campania e poi in Calabria. Dalla successiva direzione della scuola forestale di Sabaudia ben presto aveva salito tutti i gradini della professione. Aveva ottenuto anche la libera docenza in botanica all'università di Firenze.

Gran camminatore, conosceva perfettamente ogni angolo dell'area protetta. Ne amava ogni elemento. La foresta, i boschi, gli alberi, le piante e i fiori erano le passioni di sempre.
Uomo dal carattere aperto, poco avvezzo alla diplomazia, Padula era diventato amministratore della foresta demaniale di Corniolo negli anni '60. Aveva mantenuto quel ruolo fino al 1972.
Anni che videro il grande esodo dalla montagna verso la pianura, spopolamento che lo Stato cercò di tamponare attraverso massicce opere di miglioramento agro-silvo-pastorale ed idrogeologico. Non sempre coronate da successo e non sempre favorevoli al mantenimento di valori della biodiversità.

Queste attività determinarono la nascita centinaia di posti di lavoro tra popolazioni fortemente provate dall'emigrazione.

Dopo l'esperienza a Corniolo resse l'Azienda di Stato Foreste Demaniali (ASFD) di Cecina prima di arrivare, nel 1973, con la carica di capo ufficio all'Azienda forestale demaniale di Pratovecchio, attuale Ufficio territoriale per la biodiversità.

Grazie alla sua azione illuminata la riserva naturale integrale di Sasso Fratino, la prima costituita in Italia e oggi cuore del Parco, venne allargata per ben due volte fino a comprendere diverse centinaia di ettari.

Negli anni del suo mandato Sasso Fratino è stata insignita del Diploma europeo per la Conservazione della Natura.

Michele Padula era anche uno studioso. Numerose sono le sue pubblicazioni e gli articoli sulla storia delle foreste casentinesi e sulla vegetazione e la fauna dei territori di Campigna e della Lama.

Fu inoltre membro dell'Accademia di scienze forestali e della Società botanica italiana. All'interno di quest'ultima ha prappresentato il CFS nel "Gruppo conservazione natura".

Il Parco nazionale tutto si stringe alla famiglia in questo momento di lutto e rivolge a lui un saluto riconoscente, per la sua opera e per la sua lungimiranza.