Arezzo – Anche la Lav di Arezzo protesta contro la presenza del circo in città: «E' uno spettacolo disumano e diseducativo», dice Marco Gallorini neo referente territoriale, «è necessario informare e sensibilizzare i cittadini, che invitiamo a firmare la nostra petizione nazionale per un circo senza animali»

«Il circo porta con sé – si legge nei manifesti – "il più grande zoo itinerante d'Europa"», continua Marco «c'è bisogno ancora una volta di informare e sensibilizzare l'intera città ed è anche per questo che Domenica 13 Febbraio, a partire dalle 14,30, davanti all’ingresso del Circo ci saremo anche noi insieme a OIPA e tutti coloro che vorranno unirsi alla nostra protesta. Lo dobbiamo a quelle povere tigri che in libertà correrebbero a 60 chilometri all'ora e che invece al circo vivono per sempre in un gabbia di 3 metri per 5. Lo dobbiamo a quegli elefanti che in natura vivono liberi in grandi spazi e che invece al circo sopravvivono con le zampe legate a una catena per tutta la vita. Lo dobbiamo a tutti gli animali costretti a una vita da reclusi, piegati dal volere dell'uomo a esercizi e numeri innaturali e crudeli».

Il circo con animali è un'arte che ormai non riconosce più le sue origini meramente umane ma si affida stanca al fascino di quest’ultimi per assicurarsi un pubblico troppo giovane e ignaro di quali angoscianti realtà si nascondano dietro a un elefante "seduto" o a una tigre in equilibrio. Privazione del cibo, scosse, pungoli forzano al volere dell'Uomo qualunque ribellione istintiva, ogni libera naturalezza.

«Adeguati studi», prosegue Marco, «hanno rivelato poi quanto sia incredibilmente deleterio il messaggio che arriva dall'assistere a questi "spettacoli": sopraffazione e mancato rispetto dell'altro, disconoscimento dei messaggi di sofferenza e una risposta incongrua, divertita e allegra, alla pena, al disagio, all'ingiustizia. Per tutti questi motivi vogliamo rivolgere ai cittadini l'invito a firmare la nostra petizione sul sito www.lav.it/index.php?id=1649 , a NON andare al Circo che ha animali e a informarsi bene sui finanziamenti pubblici che ogni Circo riceve spiegando infine ai propri figli, chi ne ha, che quello spettacolo ha un prezzo molto caro per i loro amici animali e che il miglior modo
per conoscerli davvero è a casa loro, nel loro ambiente naturale, o nei documentari perché la loro vita è nella Natura, non in una gabbia viaggiante».