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Lavori Via Madonna del Prato, gli operatori chiedono uno sprint finale

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Arezzo – Stringono i denti dal 2 febbraio scorso, ma oggi (martedì 21 giugno) hanno deciso di chiedere al Comune di Arezzo un impegno straordinario per imprimere l’ultima accelerata ai lavori di risistemazione della strada. Sono i commercianti di via Madonna del Prato, stretti fra la contrazione dei consumi e la lenta agonia di una strada centrale, centralissima, ma da troppo tempo resa quasi inaccessibile dal cantiere aperto.

Oggi, gli operatori commerciali, su richiesta della Confcommercio e alla presenza di tutte le associaizoni di categoria, hanno incontrato l’assessore ai lavori pubblici Franco Dringoli, che si è reso disponibile allo sprint finale ampliando l’orario di lavoro della ditta alla quale il Comune ha appaltato i lavori.

Dai prossimi giorni, gli operai lavoreranno quindi ogni giorno, dal lunedì al venerdì, fino alle ore 20 e perfino il sabato mattina. Ma le richieste degli operatori vanno oltre: chiamare un’altra squadra di posatori che possa entrare in gioco nelle ore serali, dalle ore 18 in poi, e aprire il cantiere anche la domenica. Due richieste che l’assessore Dringoli si è riservato di valutare e discutere insieme alla ditta interessata.

L’interesse comune è quello di riaprire al più presto via Madonna del Prato al pieno accesso pedonale. “I negozi aperti da più tempo riescono a sopravvivere meglio, perché anche se in questi mesi hanno visto diminuire l’affluenza, possono contare su una clientela consolidata che pur di andare da loro è disposta a sopportare qualche disagio – dicono gli operatori – ma gli altri negozi, le attività aperte da poco, per esempio, dopo mesi di affari praticamente inesistenti non riescono più ad andare avanti”.

“Da quando sono iniziati i lavori, nel febbraio scorso, gli aretini hanno tagliato fuori via Madonna del Prato dalle loro abitudini di passeggio – continuano gli operatori della strada – ma non sono stati tagliati i nostri affitti né gli altri costi di gestione, a fronte di incassi ridicoli”. Le cifre parlano da sole: “ci sono aziende che pagano tremila euro di affitto mensile e hanno incassato 500 euro in un mese. Il Comune deve aiutarlei a non chiudere”.

L’incontro tra l’assessore Dringoli e la ditta appaltatrice è previsto già per questa sera. Domani si potrà quindi sciogliere ogni nodo sulla possibilità di fare un superlavoro per restituire la strada alla sua funzionalità