Home Attualità Economia Mattina, tecnici e manodopera non qualificata i più richiesti

Mattina, tecnici e manodopera non qualificata i più richiesti

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Roma, 7 nov. (Labitalia) – "Tecnici, dall'ingegnere all'operaio specializzato, e manodopera scarsamente qualificata: questi i profili più ricercati dalle aziende". Enzo Mattina, vicepresidente di Quanta, agenzia per il lavoro presente in tutta Italia, fotografa così, con LABITALIA, la richiesta di personale espressa in questo momento dalle aziende. I mestieri non qualificati "vengono svolti per lo più da immigrati, ma di tecnici -prosegue Mattina- c'è sempre domanda, persino al Sud, perché anche al Sud c'è l'industria qualificata. Meno che al Nord, ma c'è". Mattina si riferisce essenzialmente al settore aerospaziale, presente con Finmeccanica e non solo (ci sono molte aziende dell'indotto) soprattutto in Puglia, Campania e Piemonte. "Noi occupiamo circa 2.500 persone al giorno con contratti di somministrazione, e quasi la metà, il 40%, lavora nel settore aerospaziale. Il restante 60% viene fornito alla P.a., al commercio e ad altri settori. Le aziende aerospaziali ci chiedono ingegneri, sia elettronici, sia meccanici, sia civili e periti industriali o diplomati, ma che abbiano buona conoscenza dell'inglese e dei programmi tecnici di disegno al computer". Insomma, riassume Mattina, "la specializzazione è vincente, è più gratificante e più remunerata". Anche per questo Quanta ha "assunto direttamente circa 300 tra ingegneri e tecnici, perché quando troviamo un lavoratore serio e preparato non ce lo lasciamo scappare". Il consiglio dato ai giovani è dunque "quello di puntare sulle professioni tecniche" e non solo perché sono molto richieste. "Chi ha una preparazione tecnica -dice- ha una via di fuga in più: se è al Sud può andare al Nord oppure, per tutti, c'è la possibilità di andare all'estero dove questi lavori si trovano". Purtroppo, sottolinea Mattina, "in Italia è venuta meno la formazione al mestiere tecnico". "Da una parte perché alcuni mestieri sono spariti -nota- e dall'altra perché nelle nostre scuole si fa molta teoria, ma poca pratica". Mattina cita ad esempio "il lavoro del laminatore di compositi". "Si tratta di un mestiere importante -osserva- nelle produzioni legate all'industria automobilistica. Non occorre certo la laurea, ma uno deve certo sapere dove mettere le mani. In Italia non esiste una scuola che insegni a fare questo lavoro e così alla Ferrari gli 80-90 laminatori che hanno, sono tutti inglesi, perchè in Inghilterra la scuola, invece, c'è".

Articlolo scritto da: Adnkronos