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Migranti: conclusa la prima fase dell’accoglienza

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Migranti: conclusa la prima fase dell’accoglienza

Arezzo – “Abbiamo lavorato con la testa e con il cuore, dimostrando che solidarietà e legalità possono e dovono andare di pari passo”. Così i componenti del tavolo provinciale per l'accoglienza dei migranti hanno sintetizzato quanto avvenuto in questi giorni nella conferenza stampa convocata per informare dell'evoluzione della situazione. Con il rilascio dei permessi di soggiorno, che avranno validità di sei mesi, rinnovabili per ulteriori sei, si è chiusa infatti la prima fase dell'accoglienza, e da oggi ognuno degli ospiti delle strutture di Palazzuolo, nel Comune di Monte San Savino, e Stia potrà scegliere come muoversi. Le due strutture, comunque, resteranno aperte fino a lunedì, ma a Stia oltre la metà dei tunisini presenti partiranno tra oggi e domani mentre a Palazzuolo sono circa 10 quelli che dovrebbero rimanere ancora nella struttura. Ad ognuno di coloro che partirà o è già partito è stata dato uno zaino contenente il necessario per affrontare viaggi e spostamenti, con indumenti e quanto serve per l'igiene personale, ed è stato acquistato il biglietto per permettergli di raggiungere amici o parenti in altre città. L'esperienza di accoglienza nel territorio aretino dei migranti è stata, a detta di tutti, molto positiva. Al tavolo della conferenza stampa erano seduti rappresentanti di Provincia di Arezzo, che con la sua Vicepresidente Mirella Ricci ha coordinato il tavolo provinciale, Azienda Usl 8, Diocesi di Arezzo Cortona e Sansepolcro, Comune di Stia, Consulta provinciale del volontariato di protezione civile, Croce Rossa Italiana, Caritas, Arci e Oxfam Italia. Importante è stato l'apporto del Comune di Monte San Savino e fondamentale, come è stato sottolineato nella conferenza stampa, il lavoro delle forze dell'ordine coordinate da Prefettura e Questura. Una sottolineatura da parte di tutti sul rapporto che si è creato con la popolazione sia a Palazzuolo che a Stia: dopo qualche iniziale perplessità, alla fine tutto si è svolto in maniera tranquilla ed anche collaborativa, e l'esperienza vissuta dal territorio aretino è stata quindi definita “splendida, ed esempio di quel modello di accoglienza disegnato dalla Regione al momento dell'accoglienza dei migranti in Toscana”. Molte le curiosità che sono state raccontate durante la conferenza stampa, dall'alimentazione richiesta dai migranti al consistente numero di volontari, oltre 150, impiegati nell'operazione al lavoro importantissimo dei mediatori linguistici. “Quelle dei migranti arrivati nella nostra terra sono 82 storie che rimarranno, ed il modo con il quale li abbiamo accolti deve essere motivo di vanto per il territorio aretino”, hanno concluso i componenti del tavolo provinciale che hanno anche sottolineato con forza che non è arrivato alcun rimborso pro capite per l'accoglienza dei migranti e che tutto quello che è stato fatto è andato a carico di enti pubblici, associazioni e del sistema della protezione civile.